Gesto di De Rossi: sale sul pullman svedese e chiede scusa per i fischi all’inno

MATTEO PINCI

ROMA – A fine partita, s’è asciugato le lacrime scese dopo l’addio soffertissimo alla maglia azzurra. E ha fatto una cosa a cui forse pensava da prima del fischio d’inizio. Alla fine di Italia-Svezia, con addosso la delusione bruciante per non aver centrato l’accesso ai Mondiali, prima volta in 60 anni, Daniele De Rossi ha avuto la lucidità di un gesto senza precedenti o quasi. Ha lasciato il borsone negli spogliatoi e ha raggiunto il pullman che avrebbe riportato gli svedesi in hotel.

È salito e ha chiesto scusa. “Si è scusato con noi per i fischi dello stadio all’inno svedese e ci ha fatto i complimenti per la qualificazione ai Mondiali”, ha raccontato il terzino Lustig al giornalista svedese Thomas Wilbacher, che ha poi postato la storia su twitter. Parole che colpiscono soprattutto perché Lustig era lo stesso che aveva urlato (scatenando polemiche anche in patria) una frase offensiva e che può essere percepita cone omofoba all’indirizzo degli italiani dopo i fischi di San Siro all’inno. Ma non è stato l’unico a complimentarsi con De Rossi: sulla stampa svedese l’episodio viene raccontato anche da altri giocatori della squadra scandinava. AftonBladet scrive come l’attaccante Berg, con cui gli azzurri si sono scontrati spesso, alla fine fosse molto sorpreso dal gesto di De Rossi, “salito sul pullman per scusarsi dei fischi e augurarci buona fortuna in vista della coppa del Mondo”.

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