La locomotiva Wall Street traina l’Europa, solo Milano al palo

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Chiusura in rialzo per le Borse europee (segui qui i principali indici) al traino di Wall Street che oggi ha superato di slancio la quota record di 23mila punti. Ha fatto eccezione Milano che in chiusura si è attestata a +0,08%, risentendo anche del dietrofront di Atlantia (-1,2%) dopo l’annuncio della contro-opa su Abertis da parte del gruppo Acs, attraverso la controllata tedesca Hochtief. Sono inoltre andate male anche leSaipem (-2,8%) e leStmicroelectron (-2%).

Intanto gli investitori continuano a interrogarsi sulle future mosse della Banca centrale europeo in tema di ‘Quantitative Easing’. Si rincorrono ipotesi e voci che l’Eurotower prolungherà di otto-nove mesi l’acquisto di asset nel 2018 anche se su livelli più ridotti rispetto agli attuali 60 miliardi di euro ogni mese. In Europa sale anche l’attesa per la posizione che annuncerà la Catalogna, che entro domani deve indicare con chiarezza se ha dichiarato o meno l’indipendenza. Madrid, comunque, è pronta a far scattare l’articolo 155 che blocca la secessione della regione. Oltreoceano in serata sarà pubblicato il Beige Book, il rapporto dell’istituto centrale sull’economia americana.

Atlantia perde quota dopo mossa Acs, vola Abertis

Milano si è indebolita dopo l’annuncio della contro-opa su Abertis, che a Madrid ha vantato un progresso del 7% attestandosi a 18,84 euro. Il gruppo Acs, attraverso la controllata tedesca Hochtief, ha annunciato il lancio di una offerta alternativa a quella di Atlantia sull’azienda spagnola di infrastrutture. L’offerta, che si rivolge alla totalità delle azioni Abertis, è stata formulata a un prezzo di 18,76 euro contro i 16,50 cash messi sul piatto da Atlantia, che ha inoltre offerto anche un concambio in azioni a 0,697.

Il gruppo tedesco può pagare sia in contanti, sia con azioni con un concambio di 0,1281 azioni nuove Hoctief per ciascuna azione Abertis, fino a un massimo di 193,5 milioni di titoli del gruppo spagnolo. Nella contro opa sono previste anche le possibili cessioni delle controllate Cellnex Telecom e Hispasat. L’offerta lanciata dal gruppo spagnolo Acs, attraverso Hochtief, punta a «creare un unico globale ed integrato gruppo infrastrutturale» in grado «di aumentare gli investimenti e garantire un miglioramento nella remunerazione agli azionisti con l’obiettivo di aumentare il dividend payout verso il 90%».

Deboli le banche, ma sale Banco Bpm
A Piazza Affari hanno battuto la fiacca anche le azioni delle banche, fatta eccezione di quelle di Intesa Sanpaolo(+0,77%)e Banco Bpm(+0,97%).

Quest’ultima ha beneficiato della notizia che sono iniziate in esclusiva le trattative con Cattolica Assicurazione (-4%) per la vendita della joint venture di bancassurance. A sostenere le quotazioni, secondo i trader, sono in particolare le indiscrezioni sulla cifra, vicina a 1,5 miliardi, che Cattolica sarebbe disposta a pagare per avere fino all’80% delle ex Popolare Vita e Avipop, superiore ad alcune stime circolate in precedenza. Per poter avviare la nuova partnership, in ogni caso, Banco Bpm deve prima risolvere il nodo Unipol (inv), che si profila complicato. Secondo indiscrezioni, in effetti, Banco Bpm intende pagare circa 350 milioni, mentre la valutazione dell’assicurazione bolognese si aggira su valori doppi. Il caso è stato quindi sottoposto al giudizio dell’arbitro Bdo. Le indiscrezioni sulla nuova alleanza allo studio con Cattolica hanno penalizzato la compagnia veronese, che ha accusato un ribasso del 4%. Per gli analisti di Mediobanca, comunque, Cattolica può facilmente sostenere l’operazione facendo ricorso alla leva.

Ynap debole n scia ad Asos e Zalando

Yoox Net-A-Porter Groupha lasciato sul parterre il -2,3%, sulla scia della debolezza registrata dall’inglese Asos (-3,4% dopo il calo di ieri) e dalla tedesca Zalando (-3,4%). Ieri la società di Oltreomanica ha annunciato conti dell’esercizio terminato a fine agosto inferiori alle attese, anche se l’utile pre-tasse è più che raddoppiato grazie alla forte crescita delle vendite internazionali a 80 milioni di sterline. I ricavi sono aumentati del 33% a 1,92 miliardi di sterline, ma il consenso si aspettava 1,94 miliardi di sterline. Oggi, inoltre, Zalando ha preannunciato che i conti del terzo trimestre vanteranno un incremento delle vendite tra il 27,5% e il 29,5%, ma gli utili saranno inferiori al consenso. Ynap diffonderà i conti del terzo trimestre il prossimo 8 novembre.

Telecom rimane sorvegliata speciale

Telecom Italia(Inv.) rimane sorvegliata speciale, nell’attesa di capire come si concretizzerà la golden power. Il procedimento dovrebbe chiudersi entro metà novembre. Gli investitori non escludono che il gruppo di tlc alla fine procederà anche allo scorporo della rete, dal momento che il ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha ribadito la volontà di garantire una rete aperta.
Domani è in calendario l’incontro a Roma tra il ministro allo Sviluppo Economico e il nuovo amministratore delegato di Telecom, Amos Genish.

Tra le piccole vola la Lazio, in luce Mondadori

Fuori dal paniere principale hanno fatto bene le azioni della Lazio (+13%), ancora in festa per la vittoria sulla Juventus di sabato scorso. Mondadori ha guadagnato il 10,2% nell’ultimo giorno di appartenenza all’indice Ftse Italia Small Cap, per fare il proprio ingresso nel Ftse Italia Mid Cap. Infine Salini Impregilo ha guadagnato lo 0,58% all’indomani della decisione del cda di rifinanziare il debito a lungo termine per un ammontare complessivo di circa 1 miliardo.Aeffeha vantato un progresso del 7,7%, portando i guadagni da inizio anno quasi al 100%. Il direttore generale del gruppo ha dichiarato che la campagna vendita per le prossime collezioni primavera-estate stanno andando molto bene.

Spread italiano e spagnolo in rialzo

In area Euro, lo spread BTp/Bund dopo aver tentato di portarsi su livelli più bassi, ha chiuso in rialzo a 164,5 punti. Quello spagnolo tra Bonos/Bund si è portato sopra i 132 punti nell’attesa della risposta che domani dovrà esprimere la Catalogna al Governo di Madrid.

Euro risale la china sul biglietto verde

L’euro ha ripreso quota nei confronti del dollaro, mentre circolano mille ipotesi sia sulla politica monetaria della Bce, sia su quella della Fed (seguiqui l’andamento dell’euro contro le principali valute e qui quello del dollaro).

Prezzo del greggioattorno a 52 $, scorte americane in calo
Il petrolio quotato al Nymex ha frenato l’andatura dopo la pubblicazione del dato americano sulle scorte, ma rimane sulla soglia dei 52 dollari al barile (segui qui l’andamento di Brent e Wti), mentre gli investitori continuano a seguire con attenzione la situazione in Iraq. Oltreoceano le scorte di greggio sono calate molto più delle previsioni (-5,731 milioni di unità nella settimana chiusa il 13 ottobre, contro il calo di 3,2 milioni di barili atteso). A evitare rialzo più sostenuti del Wti è il fatto che il calo è stato comunque inferiore a quello da 7,1 milioni di barili previsto dall’American Petroleum Institute.

Frenata dei nuovi cantieri negli States

Negli Stati Uniti i nuovi cantieri a settembre hanno registrato una frenata del 4,7%, risultando al di sotto delle stime. Sono diminuiti anche i permesse edilizi, del -4,5%, ma in questo caso il calo è stato inferiore a quello che avevano messo in conto gli analisti.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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