Emergenza Pm10, Milano anticipa il piano anti smog

andrea rossi
 

La battaglia di Milano comincia oggi. Quella di Torino domani. Non era più rinviabile, o comunque sarebbe stato difficile spiegare perché far decorrere dal primo novembre i divieti alla circolazione pensati per provare ad arginare lo smog quando la situazione è già critica e i requisiti per fermare le auto più inquinanti sono già tutti sul tavolo.

 Non a caso, giorni fa, il sindaco Giuseppe Sala ha deciso di anticipare l’entrata in vigore del protocollo firmato in estate dal ministero dell’Ambiente con Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto per introdurre misure omogenee di contrasto al Pm10, le polveri sottili, dannose perché così fini da superare i filtri nasali e finire dritte in bronchi e polmoni. Da oggi dunque Milano ferma dalle 8,30 alle 18,30 tutti i diesel fino all’Euro 4 adibiti al trasporto delle persone e dalle 8,30 alle 12,30 quelli per il trasporto merci fino all’Euro 3 diesel. E, unica in Italia, aggiunge un tassello: vieterà in modo permanente l’accesso in centro a tutti veicoli diesel fino all’Euro 4 senza il filtro anti particolato.

 

LEGGI ANCHE – Caldo e siccità, il Piemonte è in crisi idrica (A. Mondo, M. Tropeano)

 

Anche Bergamo ha deciso di anticipare i blocchi e oggi fermerà i diesel più inquinanti. La scelta dei Comuni lombardi ha spinto Torino a mettersi in scia: oggi la giunta guidata da Chiara Appendino approverà la delibera sui blocchi, e in giornata la sindaca firmerà l’ordinanza per attuarli. I diesel, in questo caso fino all’Euro 4, si fermeranno quindi già domani: dalle 8 alle 19 quelli per il trasporto persone; dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19 quelli per il trasporto merci.

 

A parte alcune differenze di orario quest’anno le città non viaggeranno più in ordine sparso ma secondo un protocollo messo a punto da governo e regioni e valido per tutti i comuni del Bacino Padano con più di 20 mila abitanti che negli ultimi cinque anni hanno superato almeno tre volte il limite dei 35 sforamenti annuali consentiti dall’Unione europea per quel che riguarda i valori di Pm10: 50 microgrammi al metro cubo.

 

Il piano si basa su tre livelli. Verde: nessuno sforamento e quindi nessuna limitazione. Arancione: quattro giorni consecutivi di sforamento e stop ai diesel fino all’Euro 4 e dei veicoli commerciali a gasolio fino all’Euro 3. Rosso: dieci giorni consecutivi oltre i limiti con i blocchi che si estendono anche ai mezzi commerciali Euro 4 diesel. Milano ieri ha oltrepassato i valori per il sesto giorno; Torino per il settimo. Da inizio anno 25 città, 24 del Nord Italia più Frosinone, si sono già spinte oltre i 35 giorni con Pm10 fuorilegge: le prime sono Torino (66 giorni), Cremona (58), Padova (53), Milano (50).

 

Le misure concordate con il governo diventeranno più severe dall’ottobre 2018, quando i diesel Euro 3 non potranno circolare dalle 8,30 alle 18,30 di tutti i giorni dal primo ottobre al 31 marzo. Il primo ottobre del 2020 analogo divieto sarà esteso ai diesel Euro 4 e dall’ottobre 2025 ai diesel Euro 5. Il protocollo anti inquinamento prevede anche il divieto di utilizzare sistemi di riscaldamento a legna, accendere falò, barbecue, fuochi d’artificio. E obbliga a mantenere a 19 gradi la temperatura in abitazioni e uffici. Problema che in questi giorni non si pone, visto il clima quasi estivo. Nel dubbio, però, sia Milano sia Torino hanno disposto di non accendere i termosifoni negli edifici di loro proprietà invitando cittadini e amministratori di condominio a fare altrettanto.

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.