Parigi, cerca di investire folla fuori dalla moschea: arrestato Parigi, cerca di investire folla fuori dalla moschea: arrestato

PARIGI – Un uomo ha tentato di investire con il suo fuoristrada una piccola folla di persone davanti a una moschea di Creteil, nella banlieue a sud-est di Parigi. Lo riferisce la Prefettura di polizia di Parigi sottolineando che non ci sono feriti, e che l’uomo poi è fuggito ma è stato arrestato poco dopo.

Secondo il quotidiano Le Parisien, l’attentatore, di origine armena, ha spiegato il suo gesto come una vendetta “per il Bataclan e gli attacchi agli Champs Elysées”. Un’informazione che non è stata confermata dalle autorità. È stato fermato dalla polizia nella sua abitazione e non ha opposto alcuna resistenza. Non è risultato positivo né a droghe né ad alcool.

L’attacco è avvenuto intorno alle 18.30, quando l’uomo ha tentato numerose volte di abbattere col Suv i piloncini e le catene poste a protezione dell’ingresso della moschea in rue Jean Gabin, non lontano dall’aeroporto di Orly, per travolgere un gruppo di musulmani all’esterno dell’edificio. Le barriere non hanno ceduto e l’uomo, dopo alcuni tentativi, ha sgommato via velocemente e si è recato a casa. Qui, poco dopo, lo hanno prelevato le forze dell’ordine.

Una decina di giorni fa, a Londra, un episodio analogo: un uomo alla guida di un furgone è piombato contro un gruppo di musulmani a Finsbury Park, fuori dalla moschea dopo le preghiere del Ramadan. Una persona ha perso la vita e una decina sono rimaste ferite. Testimoni hanno raccontato che l’uomo, subito arrestato, aveva gridato insulti contro l’Islam.

Il mancato attentato avviene in un periodo in cui il governo si appresta a prendere nuove misure per la lotta al terrorismo. Il 6 giugno verrà presentato all’Assemblea Nazionale un disegno di legge sulla proroga dello stato di emergenza, attivato in Francia dopo gli attentati del novembre 2015. In vigore fino al 15 luglio, il governo è intenzionato a prorogarlo per la sesta volta fino al primo novembre, periodo in cui dovrebbe essere sostituito dalla riforma dell’antiterrorismo fortemente voluta dal presidente Emmanuel Macron e preparata dal ministro della Giustizia, Gerard Collomb. Il progetto ha suscitato numerose critiche a causa delle misure repressive previste, inserite nel diritto ordinario. Secondo l’Ong Human Rights Watch (Hrw), un simile provvedimento “comprometterebbe i diritti fondamentali”, mentre il sindacato della magistratura ha definito “inaccettabile” il disegno di legge.

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