Allarme terrorismo a Bruxelles, morto l’attentatore

marco bresolin
inviato a bruxelles

Il suono delle sirene spezza all’improvviso il silenzio che avvolge il quartiere attorno ai palazzi delle istituzioni europee poco dopo le 21, quando tutti gli uffici sono ormai chiusi da un pezzo. Gli occhi e i polpastrelli scivolano sugli smartphone, l’incredulità scende sul volto dei passanti: “Ancora un attentato?”. Il ricordo vola subito a quel 22 marzo di un anno fa, quando le bombe fecero saltare l’aeroporto di Zaventem e la metropolitana di Maelbeek. Questa volta è successo nel pieno centro di Bruxelles, nella Gare Centrale che da 15 mesi è quotidianamente blindata, presidiata da uomini in mimetica armati fino ai denti. Questa volta, però, si parla “solo” di un “tentato attentato”. O meglio, di un attentato sventato. Nel mezzanino della stazione centrale restano i segni di un’esplosione. È qui che l’attentatore è stato neutralizzato dai militari. Niente vittime né feriti, il primo bilancio fatto da un portavoce dei pompieri e confermato in tarda serata dalla procura.

Gli uomini dell’esercito sarebbero intervenuti appena in tempo. Questo, almeno, secondo le primissime ricostruzioni. L’individuo, “tra i 30 e i 35 anni”, avrebbe fatto esplodere una valigia. Si trovava a pochi passi dalle biglietterie, in fondo alle scale. C’è un’immagine scattata all’interno della stazione che mostra una fiammata. Le prime testimonianze, tutte da verificare, dicono che l’attentatore ha urlato “Allah U Akbar” durante l’esplosione, poi ha cercato di allontanarsi ma è stato neutralizzato dall’intervento dei militari. “È ancora vivo”, le prime indiscrezioni a operazione ancora in corso. La procura, in tarda serata, fa invece sapere che è morto. Prima di avvicinarlo è stato necessario attendere l’arrivo degli artificieri per evitare un nuovo scoppio. Addosso aveva una cintura esplosiva. Testimoni hanno raccontato che i locali della stazione sono stati invasi dal fumo.

 

Nella vicina Grande Place gli agenti ordinano di sgomberare la piazza e la gente fugge incredula. Poco prima delle 22, quando a Bruxelles è ancora chiaro, la polizia annuncia che la situazione è “sotto controllo”. La circolazione dei treni è ancora bloccata nel centro città, le linee 1 e 5 della metropolitana chiuse tra le stazioni di Parc e De Brouckère, vietato l’accesso alle Gallerie Reali. La capitale del Belgio e dell’Europa blindata, questa sera più del solito. “Non ci sono feriti, a parte il presunto terrorista” ripetono fonti giudiziarie mentre le sirene bruciano i semafori rossi. È stato evitato il peggio. Nel vuoto del centro resta solo la paura.

LA STAMPA

 

 

 

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.