Ottocentomila ragazzi da vaccinare subito, corsa contro il tempo per scuole e Asl

di MICHELE BOCCI

UN NUMERO enorme di bambini e ragazzi da mettere in regola con le vaccinazioni. Scuole, Asl e forse anche Tribunali minorili investiti da una pioggia di casi da risolvere rapidamente per rendere operativo il decreto legge approvato venerdì, che produrrà i suoi effetti già dall’anno scolastico 2017-2018. Il rischio è che in vari uffici e strutture pubbliche si crei il caos. Probabilmente ci vorrà molto tempo perché il nuovo sistema vada davvero a regime.

Ma quanti sono gli aspiranti alunni che rischiano di restare fuori dalle scuole d’infanzia o i cui genitori potrebbero essere sanzionati se non addirittura segnalati a procura e Tribunale minorile? Per avere un dato credibile bisogna basarsi sull’anti morbillo perché ha i tassi di coperture più bassi tra le 12 vaccinazioni adesso “obbligatorie” (a parte l’anti meningite B e C introdotti da poco), cioè intorno all’85% nel 2015. Chi non lo ha fatto, a 13-15 mesi di vita, molto probabilmente ha saltato anche l’esavalente che si fa a 3 mesi e ha coperture assai più alte.

Ebbene, sarebbero ben 800mila i giovani non in regola con l’anti morbillo alle materne, elementari, medie e superiori. Il dato si ricava incrociando le nascite per anno con le coperture a 24 mesi di età. Va detto che qualcuno potrebbe fare questo vaccino e gli altri in ritardo e quindi non essere rilevato in questa elaborazione. L’Istituto superiore di sanità ha però chiarito che questi casi ci sono ma non incidono molto sui numeri finali.

La situazione più complicata è quella delle elementari, dove i bambini non in regola sarebbero quasi 290mila. Secondo il decreto del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin, ridefinito dopo le pressioni del ministero all’Istruzione, le scuole che appureranno irregolarità al momento dell’iscrizione dovranno segnalare i genitori alla Asl. Da qui si inviterà la famiglia a un colloquio, si cercherà di convincerla, e in caso di rifiuto a vaccinare il figlio scatterà una sanzione da 500 a 7.500 euro. Poi potrebbe anche partire una segnalazione per il Tribunale.

Per i dati delle materne bisogna tenere conto che queste scuole sono frequentate dal 92% dei bambini tra i 3 e i 6 anni. I numeri per i nati del 2014 sono stimati perché le coperture vaccinali del 2016 non sono ancora definitive. Per lo stesso motivo non si possono avere certezze sui nidi, anche se solo il 25-30% dei bambini li frequenta e quindi i non vaccinati qui non sono numericamente tantissimi.

Il nuovo sistema peserà tantissimo sulle Asl, che in certe Regioni hanno già gravi problemi ad assicurare le vaccinazioni nei tempi giusti, in particolare quelle più nuove, come l’anti meningococco B. “Tra l’altro, da tempo le scuole non ci segnalano più chi non è in regola con i vaccini”, dice Enrico Di Rosa, segretario della Siti, società scientifica degli igienisti.

Anche per i dirigenti scolastici ci sarà da lavorare di più, dunque. “Dovremo organizzarci rapidamente, partendo dal presupposto che i nostri servizi in questi anni hanno visto ridursi gli organici come altri settori della sanità. Sarà opportuno che le Asl inizino da subito ad allertare le scuole riguardo al nuovo sistema. Ci vuole tempo e impegno per far cambiare idea a chi non ha vaccinato. La legge è buona ma da sola non ha risolto il problema del calo delle coperture, ora anche i nostri servizi devono farla viaggiare”.

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.