A Musocco un 25 Aprile di tensioni Le «anime» della sinistra in corteo

Due fronti per il 25 aprile che cade nel 70° della Costituzione Repubblicana. Da una parte, le tensioni tra centri sociali e forze di estrema destra al Cimitero Maggiore Musocco, dove sono sepolti i partigiani e — al Campo X — i caduti della Repubblica di Salò. Dall’altra, il corteo del pomeriggio, organizzato dal Comitato permanente antifascista, che nel corso delle ore ha raccolto nuove adesioni e dove si ritroveranno le varie anime della sinistra. Con un concentramento di chi lavora ad un’alternativa alla vocazione maggioritaria del Pd. Massiccia, infatti, s’annuncia la presenza di esponenti di Mdp (Movimento democratico e progressista): con l’ex segretario del Pd Luigi Bersani ci saranno il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, Massimo D’Alema e Roberto Speranza oltre al capogruppo di Mdp alla Camera, Laforgia.

Tornando a Musocco, tensioni quasi inevitabili nonostante l’ordinanza decisa dal prefetto Lamorgese al termine del tavolo dell’Ordine pubblico e della sicurezza, che vieta parate d’ogni sorta. Mentre aumentano le adesioni a «Porta un fiore al Partigiano» organizzata da diverse associazioni contro «ogni parata nazifascista», il leader di CasaPound Gianluca Iannone annuncia su Affari Italiani: «Non retrocederemo di un centimetro».

Il corteo del pomeriggio si concentrerà alle 14 in corso Venezia, all’altezza dei giardini pubblici, per muoversi intorno alle 14.30 diretto in piazza Duomo dove si terrà il comizio, protagonisti il presidente Anpi nazionale Carlo Smuraglia e il presidente del Senato Pietro Grasso. Per inciso, sarà un tracciato più breve rispetto al passato: in San Babila il corteo girerà in corso Matteotti per rientrare su corso Vittorio Emanuele attraverso la via San Paolo all’altezza di piazza Meda.

Con il sindaco Giuseppe Sala ci saranno i presidenti dei Municipi, che per la prima volta indosseranno la fascia con i colori di Milano, bianco e rosso. «Nel 72° della Liberazione e nel 70° della Costituzione, a Milano il #25aprile è dedicato a un’Europa unita, accogliente e libera #tuttoblue», ha twittato ieri in serata il primo cittadino rilanciando l’hashtag di «Noi, patrioti europei» dal colore dell’Ue. È questo il nome dello «spezzone» del corteo in cui sfilerà l’intero Partito democratico con uno striscione di dodici metri e, dietro, circa cinquecento bandiere dell’Ue, mille cappellini e ottocento magliette. L’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini e il senatore a vita Giorgio Napolitano hanno inviato messaggi di sostegno cui ha aderito il ministro Maurizio Martina. E «con i patrioti europei per difendere l’Europa e i suoi valori della Resistenza» ci saranno anche Alexandre Pieri ed Emmanuelle Desmazure, rappresentanti di «En Marche», il partito politico francese fondato nel 2016 dal candidato alle elezioni presidenziali Emmanuel Macron.

C’è un rischio tensione anche nel corteo del pomeriggio. Quasi scontata la contestazione dei centri sociali in piazza San Babila all’arrivo della Brigata Ebraica. Ma stavolta a dare manforte ci sarà chi aderisce al Bds, la sezione italiana per il movimento a guida palestinese per il «boicottaggio, disinvestimento e sanzioni» contro Israele che ha dato appuntamento in corso Venezia e parteciperà al corteo. La Brigata ebraica sfilerà protetta tra Cgil (sarà presente la segretaria confederale Susanna Camusso) e le altre organizzazioni sindacali e il Pd. Presenti entrambi i presidenti della Comunità ebraica, Milo Hasbani e Raffaele Besso, l’assessore alla Cultura della Comunità Davide Romano e il fondatore e leader di Energie per l’Italia Stefano Parisi.

CORRIERE.IT

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