Via la neve dalla statua a sue spese L’imprenditore multato dai vigili

di Giuseppe Guastella

La piazza prima e dopo l’intervento dell’imprenditore di Sulmona

Un gruppetto di anziani scruta i movimenti della pala meccanica che va su e giù caricando su un camion la neve che dopo settimane si è ormai trasformata in un maleodorante miscuglio di ghiaccio e spazzatura. Concentrati come sono, i pensionati quasi non si accorgono che anche due vigili urbani sono interessati, ma per multare l’imprenditore che, stufo di vedere la piazza più centrale di Sulmona (L’Aquila) ridotta così, ha deciso di pulirla a sue spese. La maggior parte dei Comuni, si sa, non naviga nell’oro, specialmente quelli delle zone interne dell’Abruzzo. Aree bellissime incastonate tra le montagne più alte dell’Appennino, ma flagellate da anni di deindustrializzazione e spopolamento. Sulmona, 24 mila abitanti circa, è uno di essi e come gli altri deve fare i conti con un bilancio che è una coperta sempre più corta.

Le nevicate e l’idea

Sarà per questo oppure, come dice maliziosamente qualcuno, per incuria e disattenzione, sta di fatto che dopo le nevicate eccezionali di gennaio, arrivate anche a un metro, quelle che a una trentina di chilometri hanno provocato la valanga di Rigopiano che ha ucciso 29 persone, lunedì la neve era ancora dove l’avevano ammucchiata gli spazzaneve. In piazza XX Settembre, salotto buono della città, i mucchi circondavano il monumento al poeta latino Publio Ovidio Nasone, il cittadino più illustre di Sulmona. Pasquale di Toro, un piccolo imprenditore edile di 49 anni, ha deciso di rimboccarsi le maniche, ha caricato una pala meccanica su un camion e con un altro mezzo guidato da un operaio ha raggiunto la piazza. In un paio d’ore l’ha ripulita. «Non era una protesta, ma una forma di rispetto perché Ovidio è conosciuto in tutto il mondo. Quest’anno si festeggia il bimillenario della sua morte e noi gli regaliamo una discarica pubblica?», rivendica con orgoglio.

La multa

Il problema, però, è che per raggiungere la piazza i suoi mezzi hanno dovuto attraversare il corso dedicato al poeta che oltre ad essere chiuso al traffico a quell’ora è anche interdetto ai mezzi pesanti. I due vigili glielo hanno fatto presente annunciandogli una multa da 100 euro, guardandosi bene però dal fermare il lavoro che per settimane nessuno aveva fatto. «Erano dispiaciuti, ma hanno fatto il loro dovere», racconta Di Toro che non è nuovo ad iniziative clamorose, come quando ad agosto partì con la ruspa per Amatrice, dove rimase solo un giorno per una questione «burocratica», dice. Ed è per la burocrazia, in questo caso la mancanza di autorizzazioni, che è stato multato. «Le buone intenzioni sono da premiare, ma, anche per prevenire incidenti, ci sono procedure da rispettare in accordo con l’amministrazione», dice il sindaco Annamaria Casini spiegando che il Comune ha speso già 160 mila euro per il piano neve, 120 mila più del previsto.

CORRIERE.IT

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One Comment to “Via la neve dalla statua a sue spese L’imprenditore multato dai vigili”

  1. nonsolofole ha detto:

    E’ INCREBILE! SOLO IN ITALIA POSSONO ACCADERE EPISODI SIMILI

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