Archive for Novembre, 2020

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 30 novembre: 16.377 nuovi casi e 672 morti

lunedì, Novembre 30th, 2020

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 30 novembre: 16.377 nuovi casi e 672 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.601.554 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono +16.377*, +1% rispetto al giorno prima (ieri erano +20.648), mentre i decessi odierni sono +672, +1,2% (ieri erano +541), per un totale di 55.576 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 757.507: +23.004 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +3,1% (ieri erano +13.642). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 788.471, pari a – 7.300 rispetto a ieri, -0,9% (ieri erano +6.463), e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella. La flessione degli attuali positivi — sono in calo e con il segno meno davanti per la quarta volta in novembre (vedi 23/11 , 25/11 e 27/11) — indica che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi positivi. Un buon segnale, se non ci fossero così tanti morti.

Per quanto riguarda la situazione di questo mese che si chiude oggi, negli ultimi 30 giorni i casi (aggiornati a ieri) sono stati 800.953: il 48,3% maschi e il 51,7% femmine (con l’età mediana di 48 anni). Gli operatori sanitari infettati sono stati 22.712 e 12.904 le persone decedute, secondo i dati della sorveglianza integrata Covid-19, pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

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Morte Maradona, l’accusa: «Una settimana prima era caduto picchiando la testa, ma nessuno lo aveva portato in ospedale»

lunedì, Novembre 30th, 2020

di Carlos Passerini

Morte Maradona, l'accusa: «Una settimana prima era caduto picchiando la testa, ma nessuno lo aveva portato in ospedale»

C’è un nuovo inquietante dettaglio sulla morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre nella sua casa di Tigre: l’ex campione, pochi giorni prima di morire, sarebbe caduto in casa e avrebbe battuto la testa, senza tuttavia essere soccorso né portato in ospedale per controlli approfonditi e per una Tac. Una negligenza gravissima, soprattutto considerando che Diego era convalescente da un’operazione alla testa.
La rivelazione — riportata dal quotidiano argentino La Nacion — arriva da Rodolfo Baqué, avvocato di Gisela Madrid, l’infermiera che si occupava del Diez: «Maradona è caduto e ha battuto la testa proprio una settimana prima della sua morte, il mercoledì — racconta Baqué —. Nessuno però lo ha portato in ospedale per una Tac…». L’avvocato ha altresì spiegato che, cadendo, Maradona avrebbe picchiato il lato destro della testa (l’operazione era avvenuta sulla parete sinistra) e ha aggiunto: «Maradona non era in grado di decidere da sé che cosa fare ed è rimasto chiuso nella sua stanza per ben tre giorni».

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Sci, le Regioni: «Skipass solo per chi ha seconde case o prenota notte in hotel»

lunedì, Novembre 30th, 2020

di Cesare Zapperi

Sci, le Regioni: «Skipass solo per chi ha seconde case o prenota notte in hotel»

Le Regioni dell’arco alpino stanno facendo di tutto per ottenere dal governo l’apertura degli impianti e delle piste da sci. E nelle linee guida messe a punto dagli assessori di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Veneto e Friuli Venezia Giulia spicca una «soluzione» su tutte: la possibilità di sciare potrà essere concessa solo a chi pernotta almeno una notte nelle diverse destinazioni o per chi possiede o affitta una seconda casa nelle zone sciistiche. In questo modo si cerca di ridurre la portata del prevedibile assalto a funivie e skilift, cercando di contemperare la passione per lo sci con le doverose esigenze di tutela della salute. «La soluzione che proponiamo al governo Conte permette di avviare la stagione invernale con gradualità, in questo modo si potranno applicare i protocolli di sicurezza che abbiamo approvato lunedì scorso e metterli alla prova – hanno scritto gli assessori nel documento mandato a Palazzo Chigi – . Il governo ci ascolti, consenta l’apertura degli impianti di risalita con questo criterio e permetta la mobilità regionale».

I ristori
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Coronavirus, piano Ue sul Natale per evitare la terza ondata | Polemiche per gli assembramenti da shopping

lunedì, Novembre 30th, 2020

In arrivo da parte della Commissione Ue le linee guida per il Natale: consigli per evitare l’arrivo di una terza ondata quando ancora la seconda non è superata. Tra questi ci sono la didattica a distanza prolungata fino a gennaio, ristoranti chiusi ed evitare i canti in chiesa. Oggi vertice straordinario dei presidenti di Regione, per cercare una linea comune in vista del confronto col Governo sul prossimo dpcm anti-Covid. Primo weekend coi negozi aperti nelle Regioni passate da rosse ad arancioni ed è subito polemica per gli assembramenti.

  • 30 nov 10:56 Iss: “Caldo diminuisce capacità del virus di infettare” Così come è stato dimostrato anche per altri virus respiratori, la capacità’ del Sars-Cov-2 di infettare e’ sensibile all’aumento della temperatura ambientale: diminuisce col caldo e aumenta col freddo. E’ quanto ha potuto osservare, confermando delle ipotesi gia’ da molti avanzate, un team di ricercatori del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss), in uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Microbiologi and Infection dell’European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases.
  • 30 nov 10:47 Miozzo (Cts): “Su ricongiungimento necessarie scelte dolorose” “Questo virus ci impone scelte dolorose perché il ricongiungimento familiare per Natale significa il movimento di milioni di persone da Nord e Sud e i movimenti sono i nemici del controllo e ora abbiamo raggiunto discreti risultati”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Cts.
  • 30 nov 10:13 Cirio: “Irresponsabile se non avessi confermato la Dad” “In Piemonte non stiamo tenendo le scuole chiuse, ma la seconda e terza media in didattica a distanza. Io che ho in mano documenti, dati e conosco il monito degli epidemiologi, se non avessi fatto così sarei stato un irresponsabile”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, parlando della decisione di proseguire alle medie con la didattica a distanza nonostante la Regione sia entrata da ieri in zona arancione. “Non dimentichiamo, quando si richiama la didattica in presenza, che esiste una didattica a distanza che sta funzionando grazie allo sforzo di tanti professori e insegnanti”.
  • 30 nov 09:40 Molise: terapia intensiva al 38%, 28% area non critica In Molise la percentuale dei posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19, rispetto al totale di quelli disponibili, è pari al 38%. La scorsa settimana (22 novembre), era del 32%. È quanto emerge dal rapporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) in base alla rilevazione giornaliera del 29 novembre del Ministero della Salute. 
  • 30 nov 09:29 Cirio: “Folla per la riapertura dei negozi a Torino è inaccettabile” “Quello che ho visto ieri in alcune vie a Torino è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permettercelo”.
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Matteo Salvini, agguato a Pd e M5s prima dello smantellamento del dl Sicurezza: “Telefono a Sergio Mattarella”

lunedì, Novembre 30th, 2020

Matteo Salvini promette un agguato al governo. Quest’oggi, 30 novembre, l’esecutivo porterà alla Camera il decreto Sicurezza voluto da il leader della Lega per smantellarlo. Una notizia che non è piaciuta al diretto interessato: “Nonostante l’emergenza Covid, salute, ospedali – ha ammonito in una diretta Instagram -, lavoro, crisi economica, tasse, Natale chiuso o aperto, di cosa si occupa il Parlamento su precisa scelta del governo? Di immigrazione. Per votare gli stessi decreti sicurezza fatti da me e votati dagli stessi 5 stelle. I parlamentari della Lega e mi auguro di tutto il Centrodestra interverranno chiedendo al governo di ritirare i decreti clandestini”. Insomma, Pd e M5s vogliono eliminare restrizioni e sanzioni previste per le ong e per chi arriva clandestinamente in Italia. Una sorta di “liberi tutti”, mentre gli italiani devono fare i conti con lockdown mascherati e limitazioni agli spostamenti.

Incapaci, ma bastaaa. Salvini fuori controllo, a valanga su Conte e Speranza: soluzione estrema

“Incapaci, ma bastaaa”. Salvini fuori controllo, a valanga su Conte e Speranza: soluzione estrema

Da qui la promessa: “Chiamerò – ha chiarito Salvini al Caffè della domenica Sergio Mattarellaper chiedere se ritiene normale, visto il momento che l’Italia sta vivendo, che per tutta la prossima settimana la Camera sarà bloccata sulla cancellazione dei decreti sicurezza per volontà della maggioranza.

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Natale, Miozzo (Cts): «Numero chiuso in Centro. Stop alla calca da shopping»

lunedì, Novembre 30th, 2020

di Mauro Evangelisti

«Mi chiedo: perché se in via del Corso a Roma o nelle strade dello shopping di altre città ci sono troppe persone, non si interviene e non si impone il numero chiuso? Mi pare difficile spiegare che è necessario limitare gli spostamenti tra Regioni se si accetta che, per gli acquisti di Natale, ci siano assembramenti per strada o nei centri commerciali».


Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, è preoccupato: i risultati promettenti, sia pure lenti, raggiunti sul fronte del rallentamento dei contagi, rischiano di essere frantumati da un addio alla prudenza durante le festività natalizie. Un film già visto quest’estate. E per lui, sostenitore della riapertura delle scuole, vedere che le lezioni sono sospese mentre la folla si accalca all’inaugurazione di un negozio di abbigliamento, è molto doloroso.

Spostamenti a Natale, Regioni blindate: via libera ai residenti. A rischio la deroga per raggiungere genitori, coniugi o fidanzati


Cosa la preoccupa maggiormente in questa fase?
«Quello che mi preoccupa di più è il mancato rispetto delle regole. Se vedi la fotografia della folla in un grande magazzino romano, ti viene da chiedere: di cosa stiamo parlando? Se questa è la dimostrazione, l’immagine, del poco rispetto delle regole di prevenzione della trasmissione del coronavirus, allora ti preoccupi. Non parlo solo di Roma, ma di tutte le città in cui ci sono episodi simili». 

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Natale, a tavola con il tampone: ecco come faremo

lunedì, Novembre 30th, 2020

di Mauro Evangelisti

Prima regola. Se a Natale andate a pranzo o a cena da familiari con cui non convivete, fate il tampone rapido, specialmente se incontrerete persone anziane o fragili: se risulterete positivi, eviterete di trasmettere il virus a chi è a rischio. Seconda regola. Se il responso del test, al contrario, vi dice che siete negativi, c’è solo una cosa da fare: dimenticarlo. Perché? La possibilità che siate infetti, nonostante il tampone rapido negativo, permane e potreste trasmettere il virus al parente anziano o fragile. Continuate a usare la mascherina e a mantenere le distanze. In quello che tutti speriamo sia l’unico Natale con lo spettro del coronavirus, bisogna mantenere nervi saldi e razionalità per proteggere noi stessi e i nostri familiari.

QUALE TEST FARE?

Ormai è accertato che più del sierologico, è utile il tampone antigenico rapido: grazie un prelievo nel naso avrete un responso anche in 20 minuti (ma i laboratori privati richiedono più tempo, comunque si tratta di un responso molto più celere del molecolare che è giusto lasciare a chi ha sintomi). 

DOVE POSSO FARLO?

Lo scenario cambia da Regione a Regione. Nel Lazio, ad esempio, si può ottenere in 209 farmacie (ma si accettano prenotazioni solo entro la settimana, dunque se l’incontro con i parenti è previsto per Natale ora è troppo presto) e in numerosi laboratori privati. La corsa alla prenotazione per il tampone rapido, a Roma, è già cominciata, mentre il presidente di Federfarma, Andrea Cicconetti, spiega che in 10 giorni sono già stati eseguiti 15mila test: «Solo sabato sono stati 3.500». Nel Lazio il prezzo, regolamentato dalla Regione, è 22 euro, in Puglia 25, mentre in Lombardia è molto più alto, anche più di 50, perché decide il mercato.

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Patrimoniale: M5S, Iv e centrodestra contro la proposta di Orfini e Fratoianni. E anche il Pd prende le distanze

lunedì, Novembre 30th, 2020

L ‘emendamento alla manovra per introdurre una tassa sui patrimoni firmato da alcuni deputati del Pd (Matteo Orfini, Chiara Gribaudo, Giuditta Pini, Fausto Raciti e Luca Rizzo Nervo) e di Leu (Nicola Fratoianni, Rossella Muroni, Erasmo Palazzotto e Luca Pastorino) scatena attacchi sia da parte delle forze di maggioranza che dalle opposizioni. E, sebbene Matteo Orfini su Repubblica inviti il suo partito a discuterne, è lo stesso Pd a prendere le distanze dalla proposta. “L’emendamento alla Manovra sull’introduzione di una patrimoniale è il frutto di una iniziativa libera ma individuale di alcuni deputati del Pd, che però non impegna il gruppo”, affermano fonti del gruppo dem alla Camera.

Orfini: “Il Pd non può essere contrario alla patrimoniale, ne discuta. Salvini pensi ai 49 milioni sottratti”

di Giovanna Casadio 29 Novembre 2020

Contro la patrimoniale insorge il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Ok liberare gli italiani delle piccole tasse, dei cavilli e della burocrazia, è una proposta che il M5S sposa da anni, ma nessuna patrimoniale. Sarebbe folle in un momento di crisi come questo, in cui le nostre imprese hanno bisogno di ossigeno e le famiglie di lavoro, introdurre qualsiasi tipo di patrimoniale. Il M5S è sempre stato contrario e continuerà ad esserlo”. Sulla stessa posizione anche Italia viva, con il capogruppo al Senato Davide Faraone, che chiarisce: “Siamo sempre stati contrari ad ogni aumento di tasse e siamo sempre stati contrari alla patrimoniale: lo siamo ancora di più in questa fase difficile per la nostra economia. Stasera approveremo un rinvio delle tasse nel dl ristori: contano i fatti, non le iniziative estemporanee”.

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Il Green New Deal Europeo e l’evoluzione dell’industria energetica”

lunedì, Novembre 30th, 2020

La transizione verso un mondo più sostenibile e il raggiungimento di una società a emissioni zero. Questa la grande sfida che governi, istituzioni e imprese sono chiamati ad affrontare in maniera ancora più urgente oggi, alla luce degli impatti della pandemia Covid. In tale contesto il Green New Deal europeo può rappresentare un’opportunità unica e un reale volano per l’evoluzione dell’industria energetica.

È questo il tema di una tavola rotonda che sarà trasmessa oggi a partire dalle 11 sul nostro sito. L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi e il Direttore di Chatham House Robin Niblett ne discutono con il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola e la Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali Nathalie Tocci.

REP.IT

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Coronavirus nel mondo, in Europa oltre 400mila morti. Usa, distribuzione del vaccino dal 12 dicembre

lunedì, Novembre 30th, 2020

Sono più di 62 milioni i casi di coronavirus registrati a livello globale e le vittime si avvicinano al milione e mezzo. Gli Usa restano il Paese più colpito con oltre 13 milioni di contagi e quasi 300mila decessi, seguono India e Brasile. In Europa è stata superata la soglia dei 400mila morti. I Paesi della zona europea più colpiti sono il Regno Unito (oltre 58mila morti), l’Italia (oltre 54mila), la Francia (52mila) e la Germania (16mila morti registrate).

La situazione nel mondo: grafici e mappeLa timeline

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Usa, il vaccino già dal 12 dicembre

Gli Stati Uniti accelerano verso la distribuzione del vaccino Pfizer-Biontech contro il Covid-19 dal prossimo 12 dicembre, dopo la riunione dei consiglieri dell’Fda (Food and Drug Administration) fissata per il 10. In base alle raccomandazioni commissione si un gruppo di esperti esterni, l’Fda deciderà se concedere l’autorizzazione d’emergenza (Eua) al vaccino e nel caso la distribuzione di milioni di dosi scatterebbe nel giro di 24 ore, come previsto dall’operazione Warp Speed lanciata da Donald Trump. Il presidente eletto Joe Biden è stato informato dagli esperti della Sanità mercoledì scorso. Funzionari dell’amministrazione coinvolti nell’operazione Warp Speed segnalano che fino a 20 milioni di persone potrebbero essere vaccinate in America entro il mese di dicembre


Fauci, “Un’esplosione di casi dopo il Ringraziamento”

“Quello che ci aspettiamo nelle due prime settimane di dicembre è un’ondata sovrapposta a quella ondata in cui siamo già”, tanto più all’indomani della festa del Ringraziamento, con milioni di americani che si sono spostati nonostante le raccomandazioni degli esperti. Lo ha detto alla NbcAnthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive Usa, spiegando, in relazione al Natale e Capodanno in arrivo: “Dovremo prendere decisioni come nazione, stato, città e famiglia: siamo in un momento molto difficile e dovremo accettare restrizioni rispetto alle cose che vorremmo fare, in particolare in questa stagione delle vacanze”. Questo perché “siamo nel mezzo di un ripido pendio”. A livello locale, Fauci ha detto di aver avuto segnalazioni di situazioni che potrebbero richiedere nuovi mini-lockdown: “Sto parlando di stress significativi nel sistema ospedaliero e sanitario”. Una luce alla fine del tunnel, però, è rappresentata dai vaccini.. Secondo l’esperto, gli americani dovrebbero avere fiducia nella campagna vaccinale: “Il motivo per cui dovremmo sentirci più fiduciosi al riguardo è che abbiamo una lunga, lunga storia nella distribuzione dei vaccini”, ha detto, spiegando poi a Meet the Press, che, anche se questa volta si tratta di 300 milioni di dosi, “ogni anno il sistema è impostato in modo che distribuiscano 80 milioni o più vaccini”.

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