Archive for Giugno, 2020

Mes, il governo è in panne e l’Italia affonda

martedì, Giugno 30th, 2020

Alessandro Sallusti

La partita per come rimettere in piedi l’Italia e soprattutto su chi dovrà farlo sta entrando nel vivo e mai come oggi, nel grande gioco della politica, poco o nulla è come appare ufficialmente.

È una partita aperta a diverse soluzioni e per questo nessuno si fida di nessuno. Ogni giorno c’è qualche schermaglia, si tasta il terreno, un passo avanti e due indietro in una estenuante guerra di posizione fatta di interviste, provocazioni e smentite. Conte ormai gioca per sé e questa è l’unica cosa certa. Per i Cinque Stelle è la partita della vita e sono, tra i partecipanti, gli unici senza opzioni: o tiene questa alleanza o vanno tutti a casa e arrivederci rivoluzione. Zingaretti gioca per salvare la sua segreteria e tenere il Pd al centro del campo, Berlusconi gioca per tornarci in campo da titolare e Renzi gioca per continuare a esistere come soggetto politico. Tutti giocano con e contro tutti e tutti giocano per tenere fuori dai giochi Salvini e la Meloni, che al momento possono solo sperare in un incidente che ci rimandi al più presto a votare (ipotesi assai remota).

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Cina, scoperto nuovo virus influenzale potenzialmente pandemico

martedì, Giugno 30th, 2020

Sarebbe stato scoperto in Cina un virus simile a quello dell’influenza H1N1 che causò la pandemia del 2009 cosiddetta “suina”.

Sorveglianza Oms

La scoperta rientra in un vasto programma di sorveglianza raccomandato da anni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per bloccare precocemente il rischio di nuove pandemie o per preparare in tempo le contromisure, dai piani pandemici al vaccino. Descritto sulla rivista dell’Accademia delle Science degli Stati Uniti, il virus è stato individuato dal gruppo coordinato da George Gao e Jinhua Liu, rispettivamente delle Università agrarie di Pechino e Shandong, con la partecipazione dei Centri cinesi per il controllo delle malattie (Cdc China). Il virus scoperto avrebbe, per caratteristiche, la potenzialità per diventare pandemico: è stato trovato nei maiali ma anche nel 10% di un campione di circa 300 persone impiegate negli allevamenti. Questo significa che il virus sa aggredire l’uomo, ma non ha ancora fatto il passo ulteriore, con la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. Il nuovo virus identificato nello studio è una ricombinazione della variante H1N1 del 2009 e un ceppo una volta prevalente trovato nei suini.

Nessun pericolo imminente

La ricerca non descrive sintomi e manifestazioni cliniche e gli esperti hanno affermato che non esiste una minaccia imminente. Il virus è nei maiali da 5 anni e non ci sono prove che circoli nell’uomo, nonostante cinque anni di ampia esposizione. L’ultima influenza pandemica – la «suina» del 2009 – è stata meno letale di quanto inizialmente si era temuto, soprattutto perché molte persone anziane avevano una forma di immunità al virus, probabilmente a causa della sua somiglianza con altri patogeni influenzali circolati in precedenza. Quel virus, chiamato A/H1N1pdm09, è fra quelli presenti ancora oggi nel vaccino antinfluenzale annuale. Gli attuali vaccini antinfluenzali non sembrano proteggere contro questo nuovo virus chiamato G4 EA H1N1 ma possono essere adattati per farlo, se necessario.

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Cirque du soleil in bancarotta per colpa del Coronavirus. La fine del sogno

martedì, Giugno 30th, 2020
Cirque du Soleil in bancarotta (Ansa)

Cirque du Soleil in bancarotta (Ansa)

New York – Il Cirque du Soleil tramonta per colpa del Coronavirus: il tendone dei sogni fa ricorso alla bancarotta assistita piegato dal virus che lo ha costretto a uno stop repentino di tutti i suoi spettacoli in giro per il mondo. 
Un addio agli acrobati-attori? Si spera di no: con la bancarotta controllata il Cirque du Soleil punta a ristrutturare il proprio debito e tornare a incantare i suoi milioni fan nel mondo. Ma al momento l’obiettivo sembra un po’ troppo ambizioso e la ripartenza lontana: come tutte le società di intrattenimento che dipendendo su eventi di larga scala e affollati, il ‘circo dei sogni’ si scontra con i lockdown e i divieti di assembramento imposti a livello globale per cercare di contenere il Covid 19. 
Divieti che hanno spento anche le luci di Broadway almeno a gennaio 2021, facendo sprofondare in una crisi nera tutta l’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento. 

“Negli ultimi 36 anni – afferma Daniel Lamarre, numero uno di Cirque du Soleil Enetratainment Group – il Cirque du Soleil è stata un’organizzazione di grande successo. Con i ricavi zero legati alla forzata chiusura di tutti gli spettacoli per il Covid-19, il management ha deciso di agire in modo deciso per tutelare il futuro della società”. 

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Nuovo intervento per Alex Zanardi, due ore e mezzo in sala operatoria. E’ grave ma stabile

martedì, Giugno 30th, 2020

Siena – Alex Zanardi è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove il campione è ricoverato dal 19 giugno, in seguito al terribile incidente di Pienza durante la staffetta solidale.

La comunicazione arriva dalla direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese; l’équipe che ha in cura l’atleta ha effettuato una Tac di controllo e dopo l’esame ha deciso di procedere a un secondo intervento di neurochirurgia.

Dopo l’intervento, durato circa due ore e mezza, Alex Zanardi è stato nuovamente ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dove resta sedato e intubato: le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico, la prognosi rimane riservata.

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La sfida ai sacerdoti del cavillo

martedì, Giugno 30th, 2020

di RAFFAELE MARMO

Aggredire il mostro preistorico (in tutti i sensi) a mille teste della burocrazia italiana è, come Qn ha da anni documentato, il presupposto di ogni tentativo di rilancio economico e sociale del Paese. Lo è infintamente e drammaticamente di più per un Paese ripiegato e accartocciato su se stesso come è l’Italia nei mesi della stentata uscita da una terribile pandemia.
Arriva fin troppo tardi, dunque, il decreto «semplificazioni» annunciato dal governo. Ma meglio tardi che mai. A condizione, però, che il premier Conte e i leader della maggioranza abbiano il coraggio di respingere al mittente i tentativi di svuotamento in corso da parte del solito ambientalismo parolaio e del grillismo giustizialista d’antan.

Ai signori del cavillo e del sospetto, ai guru green da salotto, ai presuntuosi formalisti in salsa legalitaria, insomma a tutti coloro che anche in presenza di un’economia devastata nei suoi fondamentali continuano a fare i puristi delle norme e delle procedure, dei codici degli appalti da mille pagine e duecento regolamenti, consigliamo innanzitutto la lettura di un paio di manuali del perfetto burocrate italiano. “È nato prima l’uomo o la carta bollata? Storie incredibili (ma vere) di una Repubblica fondata sulla burocrazia” di Alfonso Celotto, e “Io sono il potere. Confessioni di un Capo di gabinetto” di un anonimo grand commis di decine di governi.

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Mes, Lorenzin: “Zingaretti ha ragione, Conte si convinca e accetti quei soldi per una grande riforma della Sanità”

martedì, Giugno 30th, 2020

di MONICA RUBINO

“Zingaretti ha ragione e ha fatto bene a dare una stretta sul Mes. Conte si deve convincere: quei soldi sono fondamentali per riformare la Sanità italiana e adeguare le strutture del Sud a quelle del Nord”. Per Beatrice Lorenzin, deputata del Pd nonché responsabile del Forum Salute del partito, già ministro della Sanità, il Mes va accettato perché non porta condizioni negative all’Italia. Il Paese deve infatti attrezzarsi “per un’eventuale recrudescenza del virus o per nuove epidemie che potrebbero arrivare in futuro”. E ammette di essere molto preoccupata: “Dobbiamo evitare assolutamente un nuovo lockdown, non ce lo possiamo permettere. Ma vedo in giro un incosciente allentamento delle misure di sicurezza, assembramenti, mancato rispetto del distanziamento. E’ bene sapere che il virus continua a circolare e non bisogna abbassare la guardia”.

Lorenzin, oggi il segretario del Pd Zingaretti ribadisce con forza il sì del Pd al  Mes. Secondo lei perché Conte continua a tergiversare?
“Conte deve convincersi che il Mes è una grande opportunità e non comporta condizionalità per la sovranità italiana, per le scelte politiche del Paese. Lo dico a lui che è un uomo del Sud: quei 36 miliardi ci permetterebero di ridisegnare il sistema sanitario e renderlo più equo e di abbattere quella ‘linea Maginot’ che esiste tra Nord e Sud”.

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Berlusconi dà l’addio a Palazzo Grazioli per la villa di Zeffirelli sull’Appia

martedì, Giugno 30th, 2020

di CARMELO LOPAPA

ROMA –  Quella villa, col suo meraviglioso parco sull’Appia Antica, un capolavoro anni ’30, su un unico piano tra immensi saloni, è stata il piccolo grande simbolo di un sodalizio. Quello tra il magnate miliardario Silvio Berlusconi e l’artista, ma soprattutto l’amico, Franco Zeffirelli. Perché quando l’allora premier l’ha acquistata – era il 2001 – il regista fiorentino la abitava già da tempo. Tre milioni, 375 mila euro il costo, tutto sommato dati in dono, se si considera che il Cavaliere la acquistò a quell’esorbitante cifra per concederne l’usufrutto vita natural durante al maestro del “Gesù di Nazareth” e di tanti altri capolavori. E non passò giorno senza che Zaffirelli riconoscesse e ringraziasse il “generoso Silvio” per quel regalo d’altri tempi. Dal valore doppio, dato che considerava il fondatore di Forza Italia il suo leader politico, oltre che il fraterno amico.

Berlusconi dà l'addio a Palazzo Grazioli per la villa di Zeffirelli sull'Appia

Interno della villa di Silvio Berlusconi sull’Appia Antica, concessa in usufrutto al regista Franco Zeffirelli   Dopo la morte del regista, l’anno scorso, sono iniziati lenti i lavori di ristrutturazione, anzi restauro, dell’edificio che solo adesso – complice il lockdown – stanno per concludersi del tutto. Così, l’eurodeputato (come anticipato in queste ore dal Messaggero) ha deciso di trasferire proprio nella zona verde della Capitale la sua residenza per le poche giornate romane che d’ora in avanti intenderà concedersi. Trasloco a settembre e addio a Palazzo Grazioli, che ha fatto la storia di questo quarto di secolo della politica italiana. Per ragioni economiche, anche. La residenza su due piani nel cuore di Roma, ormai per lui inutilmente a due passi dal Senato e dalla Camera, era stata affittata nel 1996. Al costo poco ragionevole, persino per la famiglia Berlusconi di questi tempi, di 480 mila euro l’anno.

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Coronavirus, pronto il primo vaccino: è cinese e verrà dato ai militari

martedì, Giugno 30th, 2020

di ELENA DUSI

Il primo a ottenere il vaccino è l’esercito cinese. Mentre nei paesi occidentali si discute su come distribuire in maniera equa l’antidoto contro il coronavirus, Pechino dimostra di avere le idee chiare. A ricevere da subito le iniezioni sono oggi i soldati. L’azienda biotech CanSino ha ricevuto luce verde dalla Commissione Militare Centrale per la prima somministrazione su larga scala a partire dal 25 giugno. Durerà un anno e per il momento sarà riservata agli uomini in divisa, anche se il loro numero non è stato rivelato per “ragioni di privacy commerciale”. Il vaccino ha concluso in tutta fretta le fasi uno e due delle sperimentazioni. I risultati pubblicati su The Lancet parlano di un prodotto sicuro e capace di attivare il sistema immunitario, almeno in modo parziale.

Dei quindici candidati vaccini in sperimentazione al mondo, otto sono cinesi. La CanSino ha fin da subito collaborato con l’Accademia Militare delle Scienze e ha avviato una sperimentazione sull’uomo anche in Canada. “Gli scienziati militari hanno ricevuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino” titolava il 19 marzo il South China Morning Post. La generalessa Chen Wei, che è anche epidemiologa, se lo è iniettata da sola prima ancora che i test sugli animali rassicurassero sulla mancanza di effetti collaterali.

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Mes, uno scarto che riflette il timore di non durare

martedì, Giugno 30th, 2020

di Massimo Franco

Fino a una decina di giorni fa, la richiesta del prestito europeo del Mes era data per scontata. Non solo dal Pd, ma dal M5S. La tesi accreditata sia a Palazzo Chigi, sia tra i ministri grillini era che bisognava «accompagnare» il Movimento ad approvarlo in Parlamento, scontando magari qualche defezione. Poi, a mano a mano che nei Cinque Stelle si è incanaglito il conflitto interno, Giuseppe Conte ha capito che il «ni» d’ufficio degli ultimi mesi avrebbe faticato a diventare un sì. Così si è rassegnato ad assecondare unaregressione populista che ripropone le ambiguità italiane non solo sul Mes ma sui rapporti con l’Unione europea.

È uno scarto che coincide con le accuse di immobilismo ricevute da quando si sono celebrati i controversi Stati generali dell’economia. E sta producendo uno scontro quotidiano sia con il leader del Pd, Nicola Zingaretti, sia con la cancelliera tedesca Angela Merkel, finora sua alleata. Rendere scivolose quelle due sponde, però, significa aumentare la fragilità del governo. Eppure, la componente maggioritaria dell’esecutivo non resiste al riflesso di scaricare le proprie tensioni sulla maggioranza e sul Paese. Per fermare le sue spinte centrifughe, sceglie una linea di rifiuto del prestito di 37 miliardi di euro che permetterebbe di mettere mano al sistema sanitario provato dal coronavirus.

Non può non colpire che su questa linea, avallata nella maggioranza solo dalla sinistra di Leu, il M5S si ritrova schierato con la Lega e con Fratelli d’Italia: una sorta di riproposizione del fronte populista del 2018 e del primo governo Conte, con l’aggiunta delle forze di Giorgia Meloni. Viene il dubbio che il premier di governo e di Movimento abbia ormai il terrore di durare meno di quanto si continui a dichiarare con eccessiva sicurezza; e dunque che i grillini si preparino a una concorrenza elettorale con Matteo Salvini e Meloni, ritornando alle parole d’ordine tradizionali: sia per compiacere ciò che resta del loro elettorato, nel tentativo di bloccarne la fuga; sia per sfruttare secondo i loro canoni culturali la pioggia di fondi che nel 2021 arriverà dall’Europa.

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Superecobonus al via, pos obbligatorio, tetto al contante, bonus vacanze, più soldi in busta paga: cosa cambia da luglio

martedì, Giugno 30th, 2020

di Andrea Ducci, Massimiliano Jattoni Dall’Asen, Gino Pagliuca, Isidoro Trovato

Cosa cambia

Non è un d-day, ma la giornata del primo luglio si configura come scadenza cruciale per alcune misure chiave varate dal governo. Le prossime ore segnano il via per alcuni degli interventi predisposti dall’esecutivo Conte attraverso i decreti finanziati in deficit, per fronteggiare l’emergenza Covid, così come l’avvio di altre misure approvate nell’ultima legge di Bilancio. Il decreto Rilancio del maggio scorso prevede, per esempio, il superbonus al 110% per interventi di efficientamento energetico sugli immobili, sebbene restino da apportare alcune modifiche, che saranno introdotte dal Parlamento in sede di conversione del decreto. Sempre da domani parte il bonus vacanze fino a 500 euro, contestato da alcuni per la complessità di una procedura che impone di scaricare una app e che consente di ottenere lo sconto solo per l’80% del valore del bonus, il restante 20% vale sotto forma di credito di imposta. Una misura certa è il taglio del cuneo fiscale, che porta da 80 a 100 euro il vecchio bonus Renzi. Con la data di domani entra in vigore la riduzione del tetto all’uso del contante da 3 a 2 mila euro, mentre per i commercianti scatta il credito d’imposta del 30% sulle commissioni bancarie applicate sui pos. (Andrea Ducci)

Professionisti, scatta l’obbligo del bancomat (con recupero fiscale)

Più moneta elettronica e meno contanti anche negli studi professionali. Per questo dal 1 luglio via libera al credito d’imposta per le commissioni addebitate per l’utilizzo del Pos. In sostanza, i costi sostenuti da professionisti e dalle imprese sulle transazioni effettuate mediante l’accettazione di carte di credito e altri pagamenti elettronici tracciabili si trasformerà in un bonus fiscale pari al 30% di quanto addebitato per spese bancarie. Dunque, professionisti e imprese sarebbero obbligati ad accettare i pagamenti con moneta elettronica per potere accedere a questo nuovo credito d’imposta. Ciò che manca sono le sanzioni nei confronti di chi non si adeguerà. L’agevolazione fiscale consiste in un credito d’imposta, pari al 30% delle commissioni e dei costi fissi addebitate per le transazioni effettuate mediante utilizzo di carte di credito a decorrere dal 1 luglio 2020. Il credito sarà utilizzabile, solo in compensazione, a decorrere dal mese successivo a quello in cui sono state sostenute le spese (Isidoro Trovato)

Contante, tetto da 3 mila a 2 mila euro (e da gennaio 2021 si passerà a mille)

Prepariamoci a dire addio al tetto dei 3mila euro per i pagamenti in contanti, tetto che aveva fissato nel 2016 Renzi. La nuova soglia al di sopra della quale non si può andare è di 2 mila euro (che scenderanno a mille il 1° gennaio 2022). Pena una sanzione molto salata che può arrivare fino a 50 mila euro per operazione. Lo strumento era già stato stabilito dal decreto n. 124/2019, collegato alla Legge di Bilancio, con il fine di riuscire a combattere l’evasione fiscale in maniera più efficace. Il tetto comporta che fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona o a un’azienda. Dai 2.000 euro in su, invece, per trasferire denaro è necessario uno strumento tracciabile come il bonifico bancario, la carta di credito. Il limite riguarda sia chi riceve il denaro, sia chi effettua il pagamento. E tocca anche le donazioni e i prestiti, anche se fatti tra famigliari. Niente paura invece per i versamenti e i prelievi fatti sul proprio conto corrente e per i pagamenti rateizzati in contanti come, ad esempio, le cure dentistiche. (Massimiliano Jattoni Dell’Asen)

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