Archive for Aprile, 2020

Coronavirus, Salvini attacca: Senza i voti della Lega oggi governo non aveva la maggioranza

giovedì, Aprile 30th, 2020

Matteo Salvini punge il governo. «Senza la Lega e tutto il centrodestra, incredibilmente la maggioranza oggi non avrebbe avuto al Senato i numeri sufficienti per l’approvazione dello scostamento di bilancio, cioè per liberare 55 miliardi per gli Italiani», ha commentato il leader leghista, riferendosi al voto sullo scostamento di bilancio di Palazzo Madama che ha visto la maggioranza fermarsi a quota i 158. I sì totali sono 276. «Prima gli italiani» per noi non è uno slogan, ma una ragione di vita. Noi della Lega andiamo oltre gli insulti: abbiamo aiutato una maggioranza assente», ha detto Salvini

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Penultimatum di Renzi a Conte: “Sul crinale populista non staremo al suo fianco”

giovedì, Aprile 30th, 2020

Se lei sceglierà la strada del populismo, non staremo al suo fianco. Se lei sceglierà la strada della politica la aspetteremo là”. In Senato arriva il penaultimatum di Matteo Renzi al premier Giuseppe Conte.

Il leader di Italia viva spiega: “Il suo intervento, presidente Conte, esige risposte in nome della libertà e della verità: gli italiani per l’emergenza sanitaria sono in uno stato che ricorda gli arresti domiciliari. Non ne usciamo con un paternalismo populista o una visione priva di politica. Nessuno le ha chiesto di riaprire tutto, abbiamo chiesto riaperture con gradualità e proporzionalità”.

Renzi continua: “Non possiamo delegare tutto alla comunità scientifica. In passato il Paese troppe volte la politica ha abdicato. Non possiamo chiedere a un virologo come combattere la disoccupazione, tocca alla politica”.

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“Il 100% pazienti guariti da Covid-19 sviluppa gli anticorpi contro il virus”. Lo studio su Nature

giovedì, Aprile 30th, 2020

“Seppure in quantità variabili, i pazienti guariti da Covid-19 producono anticorpi contro il virus. Questo è bene perché rende affidabile la diagnosi sierologica e, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità”. Per il virologo Roberto Burioni che lo annuncia su Twitter è una “buona notizia” quella che arriva da uno studio cinese su ‘Nature Medicine’, firmato da scienziati della Chongqing Medical University. “Un articolo in cui si mostra che 285 su 285 (100%) pazienti con Covid-19 sviluppano IgG contro Sars-CoV-2 entro 19 giorni dall’inizio dei sintomi clinici”, riassume dalla Emory University di Atlanta Guido Silvestri.

Gli autori, si legge nello studio, segnalano “risposte anticorpali acute a Sars-CoV-2 in 285 pazienti con Covid-19”, su 285 arruolati. “Entro 19 giorni dall’esordio dei sintomi, il 100% dei pazienti è risultato positivo all’immunoglobulina G (IgG) antivirale”, il tipo di anticorpo normalmente responsabile della protezione a lungo termine contro un agente microbico. “La sieroconversione per IgG e IgM si è verificata contemporaneamente o in sequenza. Entrambi i titoli” anticorpali “di IgG e IgM hanno raggiunto il plateau entro 6 giorni dalla sieroconversione”. Secondo gli autori, per ora se ne può dedurre che “i test sierologici possono essere utili per la diagnosi di pazienti sospetti” Covid “con risultati Rt-Pcr (tamponi, ndr) negativi e per l’identificazione di infezioni asintomatiche”.

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Il rischio di arrendersi, per amore di scartoffia

giovedì, Aprile 30th, 2020
Il rischio di arrendersi, per amore di

Il Ponte Morandi è stato ricostruito in diciannove mesi, in deroga agli infernali ingranaggi del Codice degli appalti, perché si è pensato che per Genova, la Liguria e l’intero nord-ovest, restare senza ponte era il male maggiore. Se fra qualche mese saltasse fuori una tangente o un rialzo maramaldo dei prezzi sarebbe un guaio – e si sanzionerebbero i responsabili – ma sarebbe un guaio peggiore per l’economia, e cioè per il benessere di tutti, se il ponte fosse ancora a mezza strada.

Per rialzare l’Italia dopo il collasso provocato dal coronavirus, la prima decisione deve essere l’allentamento drastico delle sovrabbondanti misure profilattiche antimafia e anticorruzione: il reato si punisce, non si previene. Il mercato corre molto più veloce di noi, ha detto Angelo Borrelli, capo della Protezione civile: le strutture centralizzate degli acquisti sono troppo macchinose, ha aggiunto. Forse aiutano a evitarci qualche mascalzonata e qualche processo, ma ci impediscono di intervenire e di distribuire denari (pensate ai prestiti delle banche alle aziende) con la tempestività vitale in un Paese che nel primo semestre perderà il quindici per cento del Pil.

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Coronavirus, la crisi di liquidità dà campo libero alle mafie. Solo a marzo l’usura è cresciuta del 9 per cento

giovedì, Aprile 30th, 2020

di ALESSANDRA ZINITI

Un mese e mezzo di lockdown e l’economia italiana sente il fiato sul collo della criminalità organizzata e dei capitali sporchi delle mafie. Come temeva il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, i primi segnali di allarme ci sono già.

Dal comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi questa mattina al Viminale, è venuto fuori che nel mese di marzo, a fronte di un generalizzato crollo di ogni tipo di reato, l’unico che fa segnare un aumento è l’usura: nove per cento in più rispetto a marzo dell’anno scorso. Un valore preoccupante se si pensa che, nello stesso periodo, il trend dei delitti nel suo complesso su tutto il territorio nazionale ha fatto segnare un meno 66 per cento: 203.723 i delitti commessi l’anno scorso in questo periodo, 68.069 quest’anno. Meno degli altri, ma pur sempre in diminuzione, a causa del lockdown le rapine alle farmacie ( – 28,2 per cento) e i maltrattamenti in famiglia (-37,4 per cento), un dato questo però condizionato dalla difficoltà di denuncia all’interno di famiglie in quarantena.

rep

Coronavirus, la rinascita farà gola alle mafie e ai corrotti. “Serve un drastico processo di semplificazione normativa”

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La Calabria sfida il governo e dispone la riapertura di bar e ristoranti all’aperto

giovedì, Aprile 30th, 2020

REGGIO CALABRIA. Bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie e agriturismo aperti fin da subito. Ma a condizione che la somministrazione avvenga solo attraverso il servizio con tavoli all’aperto. La Calabria parte con l’acceleratore sulla fase 2 attraverso l’ordinanza della sua governatrice Jole Santelli. Una misura unica nel panorama nazionale in vista della ripresa delle attività e che – spiega la presidente della Regione –  «parla il linguaggio della fiducia».

Il documento dispone una serie di riaperture già dal 30 aprile. Tra queste, anche il commercio di generi alimentari nei mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti. Sarà consentito anche il commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti. Coronavirus, cosa ci insegna la Spagnola sul lockdown e le riaperture

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Più vicina la legge sul copyright, così i colossi del web pagheranno gli editori

giovedì, Aprile 30th, 2020

Una legge entro l’anno sul copyright. Un intervento per colmare un vuoto che ha garantito immensi guadagni ai colossi del web (l’80% del mercato pubblicitario) e provocato ingenti danni al settore editoriale. Il sottosegretario Andrea Martella illustra oggi alla commissione cultura della Camera le iniziative per fronteggiare le conseguenze della pandemia nel settore dell’editoria. Tra queste un percorso legislativo per recepire la direttiva europea approvata a Bruxelles nell’aprile del 2019 sul «diritto d’autore nel mercato unico digitale». 

Il percorso legislativo
Entro l’estate, ha fatto sapere Martella, dovrebbe essere votata in Parlamento la legge di delegazione. Poi sarà la volta dei decreti che dovranno stabilire l’entità del giusto compenso dovuto da Google, Facebook & C. a chi produce i contenuti poi diffusi sulle piattaforme online. Secondo Martella i decreti legislativi saranno pronti entro fine 2020, sei mesi prima della scadenza imposta da Bruxelles sul recepimento della direttiva.

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Coronavirus, trattamento dei dati della app Immuni: c’è l’ok del Consiglio dei ministri

giovedì, Aprile 30th, 2020

ROMA. Ieri sera, poco prima delle 22, il Consiglio dei ministri si è riunito per affrontare in particolare la questione relativa ai dati sensibili in correlazione all’utilizzo della app Immuni.

Al solo fine di allertare le persone che siano entrate in contatto con soggetti risultati positivi al nuovo coronavirus e tutelarne la salute attraverso le previste misure di profilassi legate all’emergenza sanitaria, il testo prevede che, presso il ministero della Salute, sia istituita una piattaforma per il tracciamento dei contatti stretti tra i soggetti che installino, su base volontaria, un’apposita applicazione per dispositivi di telefonia mobile. L’applicazione sarà complementare rispetto alle ordinarie modalità già in uso da parte del Servizio sanitario nazionale. Il ministero adotterà misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, assicurando, in particolare, che: gli utenti ricevano, prima dell’attivazione dell’applicazione, informazioni chiare e trasparenti al fine di raggiungere una piena consapevolezza, in particolare, sulle finalità e sulle operazioni di trattamento, sulle tecniche di pseudonimizzazione utilizzate e sui tempi di conservazione dei dati; per impostazione predefinita, i dati personali raccolti dall’applicazione siano esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti dell’applicazione di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti accertati positivi al Covid- 19, nonché ad agevolare l’eventuale adozione di misure di assistenza sanitaria in favore degli stessi soggetti; il trattamento effettuato sia basato sui dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi, oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati.

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Coronavirus, banche centrali in campo contro la crisi

giovedì, Aprile 30th, 2020

alessandro barbera

ROMA. Per capire le dimensioni di quanto sta accadendo bastino le previsioni arrivate ieri sul tavolo di Donald Trump dall’ufficio di bilancio: fra aprile e giugno l’economia americana crollerà del 40 per cento. Non accadeva dai tempi della Grande Depressione del 1929. Nel resto del mondo e in Italia le cose non vanno meglio. I numeri sono impietosi, e nessuno è in grado di prevedere se in autunno eviteremo una nuova pandemia. Eppure ieri le grandi Borse occidentali hanno chiuso tutte in positivo: Francoforte e Parigi di oltre il due per cento, Londra e Milano anche. Per Piazza Affari c’era chi temeva il peggio dopo la decisione a sorpresa dell’agenzia Fitch di tagliare il giudizio sull’Italia a un gradino dal livello “spazzatura”. L’asta dei Btp ha avuto richieste superiori alla domanda, e il differenziale con i Bund tedeschi si è fermato a 225 punti con un rendimento all’1,76 per cento. Come mai? L’economia in quark – Non sappiamo ancora cosa sia il recovery fund ma l’Europa renderà sostenibile il nostro debito

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Le attività (da difendere) che sono parte di noi

giovedì, Aprile 30th, 2020

di Aldo Cazzullo

Le attività (da difendere)  che sono parte di noi

Il 18 maggio riapriranno i negozi. Ma quanti non potranno riaprire? E quanti sono destinati a chiudere nei prossimi, difficili tempi, se non facciamo qualcosa? Molte attività erano già in crisi prima della pandemia. Il «distanziamento sociale» non è cominciato con il Covid-19. La rete aveva già reso desuete o sporadiche cose che per le generazioni precedenti erano le più belle. Andare al cinema e a teatro, scegliere un romanzo nella libreria vicino a casa, curiosare tra le novità di una bottega. In questi tre mesi di chiusura, con la prospettiva di una riapertura cauta e spaventata, quasi tutti i commercianti hanno perso reddito e stock (quante merci deperibili o quanti vestiti resteranno invenduti?). E molti italiani, anche quelli più refrattari, si sono abituati a fare le loro spese on line.

Senza demonizzare l’e-commerce, senza sospettare che buona parte degli introiti finiscano nei paradisi fiscali, è evidente che c’è una differenza tra cliccare in rete e spendere sotto casa soldi che in qualche modo resteranno nella comunità: sotto forma di tasse, di affitti, di stipendi. Dietro il piccolo commercio c’è un mondo, e ci sono famiglie: oltre al negoziante, c’è il grossista, il rappresentante, il camionista, il commesso. E il proprietario del locale, che non è un bieco rentier, ma quasi sempre un risparmiatore che ha investito nella speranza di garantirsi un piccolo reddito, anch’esso ora andato in fumo. Lo stesso discorso vale per le librerie indipendenti, già in difficoltà di fronte alle catene, alla grande distribuzione, ad Amazon. Vale per gli edicolanti, che con i farmacisti e le cassiere dei supermarket hanno fatto sforzi straordinari in questi mesi drammatici. Per gli esercenti di cinema e teatri, e per tutti i lavoratori dell’industria dello spettacolo (si pensi ai concerti), che hanno di fronte un’estate terribile di inattività forzata.

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