Archive for Settembre, 2018

Tria adesso rompe il silenzio: ​”Ecco perché non mi dimetto”

domenica, Settembre 30th, 2018

Giovanni Tria rompe il silenzio. Il ministro dell’Economia dopo il varo della nota di aggiornamento al Def che annuncia una manovra al 2,4% del rapporto deficit-Pil, spiega al Sole24 Ore che resterà al suo posto.

“Sono ministro di un governo, e come tale sono un politico. Non ho mai minacciato le dimissioni. Il deficit al 2,4% è frutto di una negoziazione politica , e assicuro che c’è stata una mediazione e non da poco”. Il ministro a sorpresa rivendica le sue scelte sulla manovra e di fatto prepara il piano per far passare la manovra a Bruxelles: “Mi rendo perfettamente conto delle preoccupazioni della commissione – spiega il ministro – ma non si tratta assolutamente di una sfida alla Ue. Ma il punto in discussione è come operare in modo anticiclico in una fase di frenata dell’economia”. Il titolare del Tesoro poi respinge gli allarmismi dei mercati: “Il mio auspicio è che spiegando la manovra che stiamo preparando, e gli strumenti che mette in campo per l’obiettivo centrale della crescita, l’allarme rientri. (altro…)

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Dai mutui ai conti correnti: cosa cambia con la manovra

domenica, Settembre 30th, 2018

La manovra annunciata nel Def da parte del governo ha creato non pochi problemi sui mercati.

Ieri, solo a Piazza Affari, sono stati bruciati 22 miliardi. Lo spread ha toccato quota 267 e tutta la giornata di ieri ha messo in allarme i risparmiatori. Non è chiaro quale possa essere lo scenario che ci aspetta con l’Ue che punta il dito contro l’Italia per una manovra al 2,4% del repporto deficit-Pil e un governo che (almeno a parole) ha dichiarato di non voler cedere di un millimetro sulle riforme inserite nella nota di aggiornamento del Def. La domanda più ricorrente però in queste ore è una sola: cosa ne sarà dei risparmi? Gli italiano sono dei grandissimi risparmiatori. Il risparmio privato ammonta a ben 4mila miliardi di euro. C’è chi investe i fondi, chi lascia i soldi sul conto corrente e chi invece acquista Btp e azioni. Cosa può succedere adesso? (altro…)

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Rovinati da Di Maio

domenica, Settembre 30th, 2018

I numeri che leggete qui sopra indicano i miliardi di euro bruciati ieri in Italia grazie alla manovra finanziaria allegra decisa da Di Maio e subita senza battere ciglio da Salvini.

Sono tanti soldi, e tra questi anche quelli dei piccoli risparmiatori, cioè di tutti noi, che – fidandosi del giuramento fatto l’altro ieri dal ministro Tria che si sarebbe fatta una manovra responsabile – non hanno venduto in tempo le azioni che avevano in portafoglio. La «manovra del popolo» parte quindi con un crac. Noi siamo al fianco del popolo, ma così come non ci faremmo operare al cuore da un idraulico e non saliremmo su un aereo pilotato da un taxista, ci chiediamo per quale motivo i conti dello Stato debbano essere affidati agli umori del «popolo» invece che a esperti e responsabili economisti. (altro…)

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Quella politica dal balcone che porta sempre alla disfatta

sabato, Settembre 29th, 2018

Avete presente le adunate fasciste davanti a Palazzo Venezia, a Roma, quando Benito Mussolini arringava la folla? Ecco, c’entrano nulla con l’adunata grillina di giovedì notte sotto Palazzo Chigi.

A Luigi Di Maio sarebbe piaciuto tenere un comizio dal balcone davanti a un pubblico adorante ma il popolo non si è presentato ai festeggiamenti della manovra economica «del popolo», come l’ha definita Di Maio stesso. C’erano solo deputati e senatori del Movimento, ciascuno con una bandiera da sventolare. Non a caso, girano quasi esclusivamente immagini scattate dalla piazza verso il balcone, e non viceversa. Capita. Capita che le fotografie del ministro del Lavoro in estasi cozzino con la cronaca del giorno seguente. Spread in risalita, Borsa in calo, banche verso il profondo rosso. Chissà cosa avevano da esultare Di Maio e gli altri ministri del Movimento… Capita anche che l’alleato di governo, Matteo Salvini, per una volta si sia eclissato e abbia concesso il palcoscenico, per intero, ai 5 stelle. Un bel gesto, visto che il Def pare targato soprattutto Di Maio? Ma va’, in quanto a furbizia, il leader della Lega mangia grillini a colazione. E quindi ha voluto dare un volto alla finanziaria dagli esiti più incerti di sempre: non il suo, per carità, è troppo intelligente. Ma quello di Luigi Di Maio, che scalpitava per avere il suo momento di celebrità dopo aver assistito alle vittorie leghiste nel campo dell’immigrazione. (altro…)

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Mattarella ha il potere di dire no

sabato, Settembre 29th, 2018

Ora la palla passa a Mattarella ed è avvelenata. Mentre i ministri 5 stelle festeggiavano la loro vittoria dalla finestra di palazzo Chigi, lo spread dei Btp aumentava portandosi verso i 280 punti.

La borsa andava verso la caduta del 4,36%, con i titoli bancari che registravano perdite molto elevate perché le nostre banche hanno nei loro portafogli 373 miliardi di debito pubblico italiano, il quale ammonta a circa 2.424 miliardi, di cui il 25% (circa 600 miliardi) in mano a soggetti esteri o estero vestiti. Esso supera il 130 del nostro prodotto interno lordo (Pil). Il Financial Times sotto la foto dei ministri pentastellati che festeggiano, scrive che lo spread sui titoli italiani salirà ancora. Invece il Wall Street Journal, registrano l’effetto negativo del deficit al 2,4% italiano, con la sfida a Bruxelles e ai mercati, si domanda se non si tratti di un bluff. In effetti, ora il presidente della Repubblica si trova di fronte alla violazione delle regole costituzionali italiane del bilancio e del debito pubblico: l’articolo 81, versione 2012, che stabilisce il pareggio, salvo la correzione per la capacità produttiva inutilizzata e per gli eventi eccezionali e l’articolo 97 che (nel testo 2012), dispone che «Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico». (altro…)

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Confessioni di una deficiente

sabato, Settembre 29th, 2018

Lucia Annunziata

Confesso, sono una deficiente. Pur avendo questo giornale scoperto il piano B del primo accordo di governo, l’ho poi lasciato da parte, cullata lentamente in uno stato di semicosciente ottimismo, perché poi, alla fine, chi mai davvero potrebbe esporre il paese alla destabilizzazione politica? Una cosa sono le idee altro è la responsabilità di governo, mi sono ripetuta. In fondo quale politico accetterebbe mai di giocare a carte con il Destino del Popolo in nome del Popolo?

Non lo avevo messo in conto. Questo azzardo non l’ho visto arrivare perché era sempre stato lì, nello stesso atto fondativo della coalizione di governo.

Il Def, presentato ieri da Luigi Di Maio (con tutti i mezzucci comunicativi di un partito che della comunicazione ha fatto il suo unico Dio), e definito come l’abolizione della povertà, è solo una povera misura elettorale. L’asticella del deficit al 2.4, per i prossimi tre anni, non è infatti una manovra e nemmeno una proposta di manovra. E’ solo una sbruffonata, inaccettabile non tanto dall’Europa e dai mercati quanto, e innanzitutto, dai portafogli degli Italiani. E’ la bizzarra proposta di indebitare ulteriormente una famiglia che non riesce a liberarsi dei debiti. Difficilmente il modo per combattere la povertà.

Sono tutte cose queste di cui gli economisti discutono da tempo, e che lo stesso Di Maio (che deficiente non è) conosce bene. Il suo Def è in realtà un mezzo per intraprendere un altro percorso, in base al quale l’Italia starà meglio solo se viene esposta oggi a un grande scontro: lo scontro frontale con l’Europa per ottenerne o le proprie condizioni (il 2.4) o lasciarla. E’ il piano B, appunto, che era in quella prima versione del contratto di governo, che, scoperto, fu cancellato. (altro…)

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Mattarella ha firmato il decreto Genova, il commissario sarà Claudio Gemme

sabato, Settembre 29th, 2018

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge su Genova. E il commissario sarà Claudio Andrea Gemme, manager della Fincantieri, presidente della Gaslini onlus. 70 anni, genovese, Gemme proviene da Fincantieri -azienda che per il vicepremier Luigi Di Maio dovrebbe ricostruire il ponte- ed è un nome che ha trovato consenso soprattutto nella Lega, che ha fatto pressing affinché venisse affidato a lui un ruolo al quale il decreto emergenze attribuisce ampi poteri. Gemme è  stato toccato in prima persona dalla tragedia del ponte crollato lo scorso 14 agosto: la madre figura nella lista degli sfollati.

La firma del decreto è stata ufficializzata oggi pomeriggio al Quirinale. Il testo era arrivato ieri mattina al Quirinale, ma il dl nella forma definitiva predisposto per la firma è arrivato al presidente della Repubblica alle 14.30 di oggi ed è stato firmato da Mattarella alle 17. Il provvedimento ha quindi l’autorizzazione per essere trasmesso al Parlamento. (altro…)

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Indonesia, decine di morti dopo il forte sisma e lo tsunami

sabato, Settembre 29th, 2018

Decine di persone sono rimaste uccise dal forte terremoto di magnitudo 7,5 e dallo tsunami che hanno investito l’isola Sulawesi, nel centro dell’Indonesia. Lo riferisce un fotografo della France presse. Le immagini scattate nella città di Palu, che conta circa 350mila abitanti, mostrano le vittime nei pressi della spiaggia all’indomani delle onde di tsunami alte fino a 1,5 metri.

Indonesia, terremoto e tsunami mietono decine di vittime

“Ci sono numerose strutture mediche a Palu. Ma solo in questo ospedale abbiamo 30 morti, 12 persone che devono essere operate per fratture e nove persone con traumi cranici”, ha detto Komang Adi Sujendra, che è anche il direttore provinciale dell’Associazione dei medici indonesiani, in un video di tre minuti registrato e pubblicato nella notte sull’account Twitter dell’associazione. (altro…)

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Udine, minorenni massacrano coetaneo e postano video in Rete

sabato, Settembre 29th, 2018

Due minorenni hanno massacrato un coetaneo per costringerlo a consegnare loro tutti i soldi e hanno ripreso la violenza postando poi il filmato sui social. La vittima è stata sottoposta a intervento chirurgico alla mandibola e giudicata guaribile in 30 giorni. Il pestaggio è accaduto nella notte tra il 15 e il 16 luglio scorsi su una spiaggia di Lignano Sabbiadoro. I due aggressori sono stati identificati dalla polizia alcuni giorni dopo.

Ci sono voluti oltre due mesi di complesse indagini, avviate dopo aver scoperto in rete il filmato del pestaggio per arrivare al risultato. (altro…)

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L’Europa non esclude l’ipotesi bocciatura. Salvini: noi andiamo avanti in ogni caso

sabato, Settembre 29th, 2018
marco bresolin
inviato a bruxelles

Il clima (politico) è da guerra fredda. Sull’asse Roma-Bruxelles ieri il telefono è rimasto muto, ma la tensione altissima. Gli unici segnali sono arrivati a mezzo stampa, con il tentativo – reciproco – di non esasperare ulteriormente i toni. Almeno in questa fase. «Massimo dialogo con l’Ue» dice il premier Giuseppe Conte. «Non vogliamo andare allo scontro» assicura il suo vice Luigi Di Maio. Ma il nervosismo è palpabile. E limitare questa partita a una diatriba con Bruxelles è riduttivo perché la vicenda interessa e inquieta le principali capitali del Vecchio Continente. «Sono molto preoccupato» ammette il premier olandese Mark Rutte. Insomma: ieri l’Europa si è svegliata con un «caso-Italia».

Il ruolo dei mercati

Lunedì, all’Eurogruppo di Lussemburgo, il ministro Tria sarà chiamato a dare le prime spiegazioni ai partner. Pierre Moscovici ha assicurato di non avere «alcun interesse a provocare una crisi tra la Commissione e l’Italia». La vera notizia, però, sta nella sua avversativa: «Al tempo stesso non abbiamo interesse a consentire che l’Italia non rispetti le regole e non riduca il suo debito, che resta altissimo». Con un deficit al 2,4% del Pil, dice il commissario, la legge di bilancio «è fuori dai paletti». Opinione condivisa dal suo collega Valdis Dombrovskis: «Per l’Italia è importante attenersi a una politica fiscale responsabile per mantenere bassi i tassi di interesse. Ciò che emerge ora non sembra in linea con il Patto di Stabilità». E dunque cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane? Arrivati a questo punto, nei palazzi di Bruxelles c’è chi tifa per un intervento deciso dei mercati. Nella speranza che ciò possa convincere il governo al passo indietro.Consapevole del rischio, Arturo Artom, presidente della Confapri e vicino ai cinque stelle, lancia la proposta di «un road show per illustrare al mondo degli imprenditori i contenuti della manovra» con l’obiettivo di riguadagnare la fiducia degli investitori. Se invece l’Ue dovesse passare all’azione, tutto si giocherà nelle ultime due settimane di ottobre (quando, tra l’altro, è atteso il giudizio dell’agenzia di rating Moody’s).

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