Archive for Aprile, 2017

Dalle elezioni all’Europa: cinque scelte che Renzi deve fare

domenica, Aprile 30th, 2017

di EUGENIO SCALFARI

“AL CENTRO delle dieci parole c’è quella di non uccidere. Questo è il comando del Dio unico che tutti noi dobbiamo venerare”: così ha detto papa Francesco nella riunione religiosa che si è svolta venerdì al Cairo. Le religioni d’Oriente c’erano tutte, quella islamica, quella dell’ortodossia greca, quella cristiana-copta: i tre monoteismi rappresentati dai loro più alti dirigenti. Tutti hanno parlato, ma il Dio unico solo Francesco l’ha nuovamente ricordato. È molto singolare che il Creatore non solo del nostro pianeta ma dell’intero Universo sia unico, ma la molteplicità delle religioni fatica a concepire un’unica e comune divinità: è questa la forza rivoluzionaria di Francesco. Il Dio unico affratella le religioni, è l’elemento che trascende e al tempo stesso una sua scintilla, è dentro l’anima di tutti i viventi e di quelli umani in particolare. Una trascendenza immanente, che Francesco predica in tutte le circostanze. Sulla base di quella sua sconvolgente predicazione, rinnovata al Cairo, ho scritto qualche giorno fa che dovrebbe beatificare Pascal e Spinoza che tre secoli fa sostennero l’immanenza del Trascendente e per questo furono e tuttora sono scomunicati e ignorati. Queste due beatificazioni sarebbero il vero incontro con la modernità laica che Francesco persegue in nome di quanto fu precettato dal Vaticano II. Il cardinale Martini nell’ultimo colloquio che ebbi con lui pochi mesi prima della sua morte fu molto favorevole a quelle beatificazioni.

Papa Bergoglio ha sempre avuto molta amicizia e stima con Martini. Spero che quanto ho riferito su quelle beatificazioni da Martini ampiamente condivise persuada anche lui ad agire al più presto. Infine, nel suo discorso al Cairo, Francesco ha detto: “No all’odio ma pace con Dio”. Questa è la più alta sconfessione del Califfato terrorista che stimola le più turpi violenze in nome di Allah. Lo trasforma e lo deturpa come un Dio proprio che ispira delitti, violenze e suicidi volontari. Di fronte a questo orrore l’Islam coranico dovrebbe reagire promuovendo una assemblea di tutte le rappresentanze mondiali di quella religione. Al Cairo questa netta condanna del Califfato c’è stata, ma non basta, ci vuole una riunione mondiale di una religione che conta più di un miliardo di fedeli. La condanna del Califfato terrorista dovrebbe provenire da quella riunione. È vero che le vere religioni non predicano l’odio ma il pentimento e il perdono, sempre che sia il Califfato a manifestare l’orrore verso se stesso e verso il male che ha diffuso in tutto il mondo. (altro…)

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Meteo: arriva il vortice Igor, dal 1 maggio piogge e temporali

domenica, Aprile 30th, 2017

Una domenica di sole temperature miti, poi tornerà la pioggia. Si conferma piuttosto movimentata questa primavera, anche per il ponte del 1 maggio. Se sabato e domenica sono state all’insegna del bel tempo, è in arrivo il vortice Igor, una perturbazione di origine atlantica che lunedì raggiungerà la nostra Penisola.

Il primo maggio

Per il 1 maggio piogge e temporali saranno localizzati principalmente sul Nordovest, per poi spostarsi a fine giornata anche sul Nordest. Previste precipitazioni anche sulle Toscana settentrionale, sul resto dell’Italia prevarrà il sole. (altro…)

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Finalmente finisce la farsa primarie

domenica, Aprile 30th, 2017
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Brexit, la Ue compatta: i 27 approvano all’unanimità le linee per il negoziato

domenica, Aprile 30th, 2017

dal nostro corrispondente ALBERTO D’ARGENIO

BRUXELLES – Rapidi e uniti. Questo voleva il copione e così è stato: in meno di un minuto i capi di Stato e di governo dell’Unione, ovviamente senza Theresa May, hanno approvato le linee guida europee per il negoziato sulla Brexit. Volati a Bruxelles per un pranzo, i Ventisette restano compatti, senza spaccature. Una notizia tutt’altro che scontata dopo le costanti spaccature registrate negli ultimi anni sulla doppia faglia Nord-Sud ed Est-Ovest. “Le linee guida sono state approvate all’unanimità”, ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Ma i veri giochi per la separazione tra il Continente e Londra devono ancora iniziare.I negoziati partiranno solo dopo la formazione del nuovo governo britannico all’indomani del voto anticipato dell’8 giugno. Ma gli europei si portano avanti e fissano i loro principi negoziali. Prima si definiranno i termini del divorzio, solo dopo si parlerà dei futuri rapporti tra Unione e Regno Unito. Un vantaggio tattico per l’Unione, con la May che invece vorrebbe legare le due parti del negoziato per avvantaggiarsi verso gli ex partner. Per divorzio gli europei intendono: diritti dei cittadini comunitari residenti in Gran Bretagna (per Bruxelles dovranno avere la residenza a vita chi vive nel territorio di sua Maestà da almeno 5 anni), gestione dei confini e conto d’addio. Fin qui le stime prevedevano che gli impegni finanziari presi da Londra nei prossimi anni, e che per gli europei dovranno essere onorati anche dopo la Brexit, ammontassero a 60 miliardi (gli inglesi calcolano una parcella inferiore alla metà). Ma il conto potrebbe essere più salato e non a caso il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha sottolineato che quella circolata è solo “una stima prudenziale”. (altro…)

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Cento giorni di Trump, Zucconi: ”Brutta immagine, un uomo nervoso che cambia spesso idea”

domenica, Aprile 30th, 2017

Cosa ha concluso Donald Trump nei suoi primi 100 giorni di governo? “La lista non dice moltissimo su che tipo di presidente sarà il nuovo arrivato”.  Ma “rimane a lungo l’immagine che proietta”.  E qui “il bilancio non è molto positivo”: regna la confusione”, vediamo “un uomo nervoso che fa grandinare tweet e minaccia attacchi con missili e bombe ma poi non va avanti”

il commento di Vittorio Zucconi
montaggio Leonardo Sorregotti

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Primo maggio senza voucher. E il governo getta la spugna

domenica, Aprile 30th, 2017
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Ma sulla conta interna aleggia il solito incubo Spunta un altro seggio chiuso per brogli

domenica, Aprile 30th, 2017
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Trump celebra i 100 giorni: “Il mio messaggio è arrivato”

domenica, Aprile 30th, 2017
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L’opa dei Cinquestelle sul lavoro

domenica, Aprile 30th, 2017

Il Primo Maggio del 2017 coglie il sindacato in un momento
di grave difficoltà. Il referendum Alitalia, gestito peraltro in maniera timida e rassegnata, ha rappresentato per Cgil-Cisl-Uil una sonora sconfitta che ha pochi precedenti e che sta generando nelle organizzazioni un profondo malessere. Testimoniato dalla sortita di uno dei tre leader, Annamaria Furlan, che per spiegare
l’accaduto ha fatto autocritica: «Abbiamo noi stessi scatenato il populismo sindacale». La lingua batte dove il dente duole, è in corso infatti da parte del movimento di Beppe Grillo un’Opa sul mondo del lavoro che trova retroterra e legittimazione nel responso dei sondaggi secondo i quali tra gli operai che i Cinquestelle sono di gran lunga il primo partito.

Un’Opa che mira a riservare ai sindacati lo stesso trattamento liquidatorio applicato ai partiti, casta dopo casta. Lo dimostrano i toni di Luigi De Maio che ha tuonato contro i troppi passaggi dei leader confederali in politica, criticato i trattamenti di favore fiscale riservati ai Caf/patronati e soprattutto ha proposto un programma per il lavoro imperniato su due proposte-chiave, il reddito di cittadinanza e la riduzione dell’orario di lavoro. Molte delle idee sostenute dai grillini sono frutto dell’intenso confronto con il sociologo Domenico De Masi, che da parte sua nel tempo ha maturato una visione fortemente pessimistica dello scenario economico, esplicitata nel suo
ultimo libro.

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Il nostro mondo in tre parole

domenica, Aprile 30th, 2017

Il cinema sta rubando il mestiere ai giornalisti, e fa bene. Ho visto tre film su temi d’attualità, e li consiglio. Uno americano, uno italiano, uno finlandese. Non sono capolavori — media del 7, diciamo (non so perché, ho in testa questo numero) — ma costituiscono un’efficace trilogia. Ad ognuno associo una parola; le tre parole, insieme, dipingono il paesaggio in cui viviamo.

DISTRAZIONE Il film americano si chiama «The Circle», ed è tratto da un romanzo di Dave Eggars. Racconta l’ingordigia dei giganti digitali; e la nostra arrendevolezza. La vicenda è quella di un super social network che controlla i dati, le immagini e le informazioni dell’intera popolazione. Con il consenso entusiastico di tutti. Gli iscritti si lasciano convincere che «ogni segreto è una bugia» e accettano, da principio, di condividere le loro vite. The Circle è un frullato di Huxley e Orwell, Facebook e Twitter, Instagram e Skype, in un ambiente alla Google, con semplicismi alla Beppe Grillo e propositi stile Casaleggio Associati. Brrrr, che paura.

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