Esplosione nella notte nel parcheggio dell’Ospedale del Mare di Ponticelli a Napoli. Il Covid Residence è stato evacuato. A quanto sembrerebbe una enorme voragine si è aperta nel parcheggio interno dell’ospedale. Un buco di 50 metri per 50 e profondo almeno 15 metri, in cui sono finite delle auto. Non ci sarebbero vittime o feriti. Sul posto i vigili del fuoco
Roma- La Lotteria Italia 2021incorona Pesaro. Il biglietto E409084 venduto nel capoluogo marchigiano ha vinto il 1° premio da 5 milioni di euro. Durante la trasmissione ‘Soliti Ignoti – Il ritorno’ sono stati estratti i cinque premi di prima categoria della Lotteria Italia 2021. Dietro al tagliando di Pesaro, il biglietto G162904 venduto a Prizzi (Palermo) ha vinto il 2° premio di 2 milioni di euro. Al 3° posto il tagliando A066635 venduto a Gallicano nel Lazio (Roma) che si è aggiudicato 1 milione di euro. Il biglietto D114310 venduto ad Altavilla Irpina (Avellino) ha invece vinto il 4° premio di 500mila euro, mentre il tagliando A211417 venduto a Cavarzere (Venezia) ha vinto il 5° premio da 250mila euro.
Lotteria Italia 2021: tutti i premi
Le vincite complessive che sono state distribuite hanno
raggiunto i 12,4 milioni di euro. I premi totali sono stati 130, divisi
in vincite di prima, seconda e terza categoria. Rispetto allo scorso
anno, il montepremi totale è sceso di quasi 4 milioni: nella passata
edizione i biglietti vincenti furono 205, per un totale di 16 milioni di
euro.
Sono 5 i premi di prima categoria della Lotteria Italia, con il primo premio da 5 milioni di euro, poi da 2 milioni, un milione, 500mila e 250mila euro.
Sono invece 25 i premi di seconda categoria, ciascuno da 50mila euro. Le vincite di terza categoria, invece, includeranno 100 biglietti, ognuno da 25mila euro.
PREMI DI PRIMA CATEGORIA
1° Premio € 5.000.000 al biglietto E409084 venduto a Pesaro (Pesaro Urbino)
2° Premio € 2.000.000 al biglietto G162904 venduto a Prizzi (Palermo)
3° Premio € 1.000.000 al biglietto A066635 venduto a Gallicano nel Lazio (Roma)
4° Premio € 500.000 al biglietto D114310 venduto ad Altavilla Irpina (Avellino)
5° Premio € 250.000 al biglietto A211417 venduto a Cavarzere (Venezia)
Bolzano, 5 gennaio 2020 – Tragedia sfiorata, a dir poco. Una frana ha travolto l’hotel Eberle di Bolzano
intorno alle 15 di oggi, distruggendolo in gran parte. Sul posto i
soccorritori: decine di enormi massi sono rovinati su un’intera ala che,
a quanto si apprende, copriva circa la metà della struttura. Stando
alle ultime notizie, sembra non ci siano persone coinvolte, ma ricerche sono in corso. Fonti della famiglia Zisser,
proprietaria dell’albergo riferiscono che si esclude la presenza di
vittime. Nel momento dell’impatto all’interno si trovavano 7 persone che
sarebbero riuscite a mettersi in salvo. Tra loro, alcuni componenti
della stessa famiglia Zisser.
Fortunatamente l’hotel, tra i vigneti di Santa Maddalena nel quartiere di Rencio, in questo periodo era chiuso a causa delle misure anti-Covid in Alto Adige. “Si è trattato di un colpo di fortuna – dicono a caldo i soccorritori – il fatto che fosse chiuso per Covid ha evitato una tragedia”. La zona resta monitorata, si temono ulteriori crolli.
Fortunatamente l’hotel, tra i vigneti di Santa Maddalena nel quartiere di Rencio, in questo periodo era chiuso a causa delle misure anti-Covid
in Alto Adige. “Si è trattato di un colpo di fortuna – dicono a caldo i
soccorritori – il fatto che fosse chiuso per Covid ha evitato una
tragedia”. La zona resta monitorata, si temono ulteriori crolli.
Le dichiarazioni a Report di Salvatore Baiardo, l’uomo
che ha coperto la latitanza dei fratelli Graviano, potente famiglia
mafiosa oggi accusata della strage di via D’amelio, – Rai /CorriereTv
Salvatore Baiardo, l’uomo che ha coperto la latitanza
dei fratelli Graviano, potente famiglia mafiosa oggi accusata della
strage di via D’amelio, in un’intervista esclusiva a Report su Rai 3,
dichiara che l’agenda rossa sottratta dall’ auto in fiamme del giudice
Borsellino sarebbe finita anche (e non solo) nelle mani dei Graviano, e
che sarebbe stata al centro di un incontro ad alti livelli che si
sarebbe svolto a Orta.
In sei accerchiano e picchiano un rider di 50 anni per rubargli lo scooter, in via Calata Capodichino a Napoli, nella serata di domenica 3 gennaio poco dopo le 20.30. L’aggressione è documentata da un cittadino che, dal balcone di casa, ha ripreso l’intero raid criminale. La banda accerchia l’uomo e inizia il pestaggio. Poi viene speronato per farlo cadere e portargli via il mezzo. Lui resiste, ma la furia dei criminali alla fine ha la meglio. Uno dei componenti della banda disarciona la vittima trascinandolo per la borsa del delivery e porta via lo scooter, che in realtà è della figlia del rider ma è utilizzato dal padre per le consegne.
Il video del pestaggio diventa ben presto
virale sui social, grazie anche al consigliere regionale Francesco
Emilio Borrelli che lo posta sulla sua pagina Facebook e poi lo consegna
alle forze dell’ordine chiedendo un intervento immediato. E le indagini
partono subito nella notte: in poche ore la polizia individua e arresta
cinque dei sei componenti della gang. Tra di loro ci sono anche
minorenni: proprio sotto casa di uno di loro viene trovato lo scooter
rubato, che in mattinata viene riconsegnato dagli agenti al legittimo
proprietario. L’esito dell’operazione della polizia è stato annunciato
in diretta social dallo stesso Borrelli: «Li hanno presi, sono stati
arrestati». Ed è stato il consigliere regionale ad accompagnare in
mattinata il rider in Questura per recuperare lo scooter.
La solidarietà e i ringraziamenti
La vittima, Gianni Lanciano
Il
rider aggredito è Gianni Lanciano, 50 anni, da macellaio serviva
catene di supermercati. Poi ha perso il lavoro con la crisi e per
garantire sostegno alla famiglia ha iniziato a consegnare cibo a
domicilio. «Ringrazio tutti per la solidarietà che mi è stata espressa –
dice oggi – c’è tanta gente di buon cuore. Ma io vorrei solo un
lavoro stabile, pagare le tasse come ho sempre fatto e vivere
tranquillamente». Già ieri sera, sempre sui social, era partita una
raccolta fondi con migliaia di persone che hanno donato dai 5 ai 10
euro. Nell’elenco compare anche Mohamed Fares, il giocatore della
Lazio ha offerto 2.500 euro per contribuire a ricomprare lo scooter al
rider. In poche ore, la raccolta fondi ha totalizzato undicimila euro.
«Mi sono commosso, io ringrazio tutti coloro che mi sono vicini – ha
detto Lanciano – io non vorrei approfittare della bontà dei cittadini
napoletani».
Dalmine (Bergamo), – Svolta nelle indagini dell’omicidio di Franco Colelleoni. I Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno arrestatoil figlio Francesco.
L’attività di polizia giudiziaria proseguita ininterrottamente dal
momento della scoperta del cadavere del 68enne ha permesso di accertare
che nella mattinata di ieri, dopo l’ennesimo diverbio per la riapertura del loro ristorante, padre e figlio, cuoco del locale, hanno avuto una colluttazione nel corso della quale il 34enne ha percosso violentemente il padre facendolo cadere a terra e
facendogli sbattere più volte la testa su una pietra del cortile. Il
presunto movente è nei cattivi rapporti familiari e in quelli legati
alla gestione del ristorante di famiglia.
DALMINE (BG). I carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno
arrestato questa mattina Francesco, il figlio 34enne di Franco Colleoni,
il ristoratore ed ex segretario della Lega Nord provinciale, trovato
senza vita ieri nel suo ristorante di Dalmine. Da subito gli
investigatori avevano detto di indagare in tutte le direzioni, perché
non convinti dall’ipotesi di una rapina finita male.
Ristoratore ucciso nel cortile di casa nel Bergamasco
L’attività di polizia giudiziaria svolta ininterrottamente
dal momento dell’omicidio dai carabinieri ha permesso di accertare che
nella mattinata di ieri dopo l’ennesimo diverbio per la riapertura del
loro ristorante, padre e figlio, cuoco del locale, hanno avuto una
colluttazione nel corso della quale il figlio ha percosso violentemente
il padre facendolo cadere a terra e facendogli sbattere la testa su una
pietra del cortile. Il presunto movente è nei cattivi rapporti familiari
e in quelli legati alla gestione del ristorante di famiglia, che sembra
non navigasse in buone acque. Una situazione difficile sulla quale si
sono abbattute le difficoltà portate dalla pandemia.
Dalmine, omicidio Franco Colleoni, il ricordo dei leghisti e lo stupore di sindaco e vicini: “Qui non c’è criminalità”
“Carmelì, mi vuoi sposare?” col pennarello sulla tuta anti-Covid l’infermiere in servizio all’ospedale di Ostuni, che ha chiesto così la mano della sua fidanzata.
Sarà l’anno in cui torneremo a volare. Sul serio. I numeri sono
ancora bassi, per carità: 36mila persone vaccinate contro il coronavirus
in Italia, quasi 10 milioni in tutto il mondo. Però, per chi sogna in
questo 2021 di riavvicinarsi alla vita normale, senza reparti di terapia
intensiva affollati e con la possibilità di riaprire negozi e
ristoranti, ma anche con la libertà del viaggio e delle vacanza, a New
York come in un agriturismo a Todi, c’è un’altra statistica che conta.
Non si guarda più, come si faceva nel 2020, solo al numero dei nuovi
casi, dei ricoveri e, purtroppo, dei decessi, ma anche a quello delle
dosi somministrate di vaccino.
Più veloce correrà l’indicatore delle persone che sono state protette, più semplice sarà viaggiare. Magari all’inizio ci si sposterà solo da una regione all’altra, poi all’interno dell’Unione europea, infine anche tra continenti. Sarà tutto differente, probabilmente ci chiederanno, come in realtà è sempre avvenuto in alcuni Paesi ma per altre malattie, il certificato di vaccinazione anti Sars-CoV-2.
Quasi tutti raccontano bugie innocue, ma qualcuno si spinge addirittura a mentire su questioni importanti che potrebbero cambiare per sempre le sue amicizie, fargli perdere il lavoro o farlo finire persino in galera.
Di solito, scoprire i bugiardi pericolosi è compito delle forze dell’ordine, e spesso per farlo considerano l’espressione facciale, il linguaggio del corpo e gli indicatori verbali come segnali che qualcuno sta mentendo.
Mark Bouton, Autore di “How to Spot Lies Like the FBI“, è stato agente dell’FBI per 30 anni e ha raccontato a Business Insider che si è servito anche di certi segnali per individuare Timothy McVeigh come sospetto nell’attentato di Oklahoma City.
Ma essere capaci a leggere le espressioni facciali per scoprire le
bugie può essere utile anche se non stai eseguendo un’indagine
criminale, dice.
“Ci sono alcune espressioni facciali, e alcune reazioni ad esse associate, che potrebbero indicare se qualcuno vi sta mentendo“. dice. “Alcune sono provocate dal nervosismo e altre da reazioni chimiche o fisiche.”
Per iniziare, dice, è importante capire il comportamento normale della persona in questione.
“È meglio osservare qualcuno per un po’ mentre chiacchierate normalmente, per studiare le sue reazioni normali, eventuali tic inclusi“,
dice. “Quindi se manifesta vari indicatori di menzogna mentre gli fate
domande più mirate o allusive, che non corrispondo a quelli che avete
studiato prima, potete essere fiduciosi che sta probabilmente mentendo”.
Ecco alcune cose che potete fare per sapere se qualcuno sta mentendo
(trovate la traduzione delle scritte nei disegni subito sotto):
Guardare gli occhi
Occhi che si muovono rapidamente Le persone di solto muovono rapidamente gli occhi a destra e a sinistra quando non sono a proprio agio.
“Si tratta di una reazione fisiologica quando ci si sente a disagio o in trappola per le domande a cui non si vuole rispondere. È un retaggio di quando gli uomini dovevano cercare una via di fuga in una situazione di pericolo, come affrontare un avversario, umano o animale”.
Guardate se batte rapidamente le palpebre
Rapido battito di palpebre
Quando le persone sono agitate perché stanno mentendo, potrebbero sbattere le palpebre cinque o sei volte in rapida successione.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok