Archive for the ‘Veneto’ Category

Coronavirus a Vicenza, il dirigente di Laserjet con 38 di febbre al compleanno e al funerale. Ai medici: «Non mi ricovero»

sabato, Luglio 4th, 2020

di Andrea Pasqualetto

Dicono che scalpitasse per tornare in Serbia. E così, visto che le frontiere erano state riaperte, ha preso il furgone, ha caricato un operaio e si è messo al volante. Partenza da Vicenza il 18 giugno, di prima mattina. Doveva essere una trasferta di lavoro finalizzata a sistemare l’attività «balcanica» della società vicentina che dirige, la Laserjet di Pojana Maggiore. Per ragioni di privacy non possiamo fare il nome del soggetto né renderlo identificabile. Diciamo che si tratta di uno storico dirigente di questa azienda da 170 dipendenti che produce lamiere e acciai fra i campi di grano a un passo dai Colli Berici, non molto distante da Vo’. Un viaggio che ha avuto sviluppi inquietanti. Secondo la ricostruzione della task force veneta antivirus, in quei due giorni il dirigente sarebbe entrato in contatto con un settantenne serbo sintomatico, oggi in rianimazione nel suo Paese, finendo per infettarsi e per infettare altre persone. Rientrato dalla Serbia il 20 giugno, è ripartito dopo tre giorni con altri due operai, un serbo e un bosniaco che vivono nel Vicentino, alla volta di Medjugorje, Bosnia, tornando il 25 giugno.

In Veneto torna l’incubo del contagio

Risultato: tutti positivi e lui a lottare per la vita in rianimazione all’ospedale di Vicenza, intubato a pancia in giù. Nel Veneto che sembrava aver superato brillantemente l’emergenza, torna dunque l’incubo del contagio, del quale sarebbe proprio il dirigente la causa prima. I tracciatori della squadra guidata da Francesca Russo, la capa della Regione che monitora costantemente l’evoluzione dell’epidemia, hanno ricostruito tutti gli spostamenti del gruppetto e hanno concluso che la ricaduta è pesante: 89 persone in quarantena, nuovi focolai, tamponi a tappeto a centinaia di persone nel Vicentino, nel Veronese e nel Padovano. Il tutto accompagnato da un comportamento del dirigente che sta facendo infuriare il governatore Luca Zaia. La ragione è presto detta: l’uomo ha iniziato ad accusare i sintomi del Covid dal giorno in cui è tornato, febbre a 38, malessere generale, inappetenza, e nonostante ciò ha incontrato gente, è andato a un funerale e pure a un’affollata festa di compleanno, alla quale hanno partecipato anche il consigliere regionale Joe Formaggio e i giornalisti Giuseppe Cruciani e Alberto Gottardo: «Ce ne siamo andati alle dieci di sera, quando lui non era ancora arrivato. Si trattava comunque di una festa all’aperto». Al funerale l’hanno visto abbracciare la sposa, al compleanno se n’è rimasto invece in disparte.

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Padova, la vicina di casa del prof Crisanti che gli fa trovare la cena fuori dalla porta: «Ci ha salvati»

venerdì, Maggio 8th, 2020

di Giovanni Viafora

Padova, la vicina di casa del prof Crisanti che gli fa trovare la cena fuori dalla porta: «Ci ha salvati»

Il professor Crisanti in occasione della consegna del Sigillo della città di Padova

C’è chi ai medici, spaventato dal fatto che possano diffondere il virus, lascia davanti casa biglietti minatori, come è successo di recente a Milano (e prima ancora a Lucca); e c’è chi invece, fuori dall’uscio, fa trovare loro una bella cena pronta. A quest’ultima specie appartiene la «signora Cristina», la vicina di casa che il professor Andrea Crisanti — il teorico dei tamponi a tappeto e della sorveglianza attiva, che hanno «salvato» il Veneto dal coronavirus — ha citato a sorpresa l’altro giorno a Padova durante la cerimonia di consegna in suo onore del «Sigillo della città». «Un pensiero speciale lo voglio dedicare alla signora Cristina, la mia vicina di casa — aveva detto appunto l’epidemiologo, non senza una certa commozione, spiazzando sindaco e autorità —, che quando rientravo dall’ospedale spesso mi ha fatto trovare qualcosa da mangiare accanto alla porta. E devo dire cose anche molto buone…». Un gesto sottolineato con semplicità da Crisanti, che voleva ringraziare così chi lo avesse aiutato in questi giorni di grande lavoro e fatica; lui che a Padova, dove si è trasferito soltanto dallo scorso ottobre (chiamato dall’Imperial College), vive ancora da solo.

«Tornava sempre tardi»
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Coronavirus, fase 2 in Veneto: 500 mila test in strada per scovare chi è già stato colpito

lunedì, Marzo 23rd, 2020

di FABIO TONACCI

ROMA – Il “modello Veneto” di contenimento del contagio passa alla fase 2.0. Allo screening intensivo mediante tamponi cominciato fin dall’inizio dell’epidemia su tutti i contatti dei casi positivi (ne hanno fatti 57.671, la Lombardia — con una popolazione doppia — è a poco più 70 mila), l’amministrazione regionale guidata dal governatore Luca Zaia affianca ora altre due iniziative. La prima: test alla popolazione, per strada e su base volontaria, con un kit anticorpale, per individuare chi ha avuto il virus in forma asintomatica e lo ha superato. La seconda: una “campagna parallela”, mirata e di massa, sotto il diretto controllo del microbiologo Andrea Crisanti (lo stesso che ha proposto la campionatura di tutti gli abitanti di Vo’), per sottoporre all’esame del tampone le categorie più a contatto con il pubblico quali i 54 mila operatori sanitari veneti, le forze dell’ordine, i dipendenti di supermercati, autisti di autobus, assistenti nelle case di riposo. L’obiettivo, dicono dalla Regione Veneto, è di arrivare entro la settimana a un regime di 13.000 test al giorno.

“Non facciamo 5 milioni di tamponi, perché non serve”, spiega Zaia. “E’ un piano per mettere in sicurezza le persone a rischio. Se abbiamo molti casi di positività anche in Veneto è perché andiamo a cercarli. Abbiamo difficoltà ad avere i reagenti, forse il dimensionamento delle forniture non ha tenuto conto del fatto che ci potesse essere una Regione di ‘pazzi e squilibrati’ come la nostra che si è inventata la strategia del tampone e isolamento”.

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Peste suina, sequestrate 10 tonnellate di carne cinese (subito incenerita)

mercoledì, Gennaio 22nd, 2020

Dieci tonnellate di carni suine, provenienti dalla Cina, introdotte in Europa in modo illegale e quindi potenzialmente contaminate da peste suina. Per questo sono state sequestrate dalla Guardia di finanza di Padova immediatamente incenerite: i sanitari dell’Ulss 6 Euganea hanno ritenuto il prodotto potenzialmente molto pericoloso, tanto da non voler procedere a un’analisi della carne. Il maxisequestro è avvenuto in seguito al blitz della compagnia della Guardia di finanza di Padova nella notte in un magazzino all’ingrosso di generi alimentari dove si stavano scaricando da un camion proveniente dall’Olanda, da Rotterdam, 9.420 kg di carne suina di origine cinese importati nell’Unione Europea in violazione delle norme doganali e sanitarie. Posta sotto sequestro anche l’attività commerciale per gravi e reiterate irregolarità.

CORRIERE.IT

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Mose, De Micheli: “Il test è andato bene, in caso di emergenza le paratie funzioneranno”

martedì, Gennaio 14th, 2020

La prima prova sul Mose a Venezia “è andata bene”. A riferire dell’esito del test sul sistema destinato a contrastare il fenomeno dell’acqua alta a Venezia è il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, la quale sottolinea che ora “se si ripresenterà l’emergenza potremo alzare le paratie” per arginare la marea.

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Test del Mose, il sindaco Brugnaro e le paratoie: «Orgoglio della nostra tecnica»

martedì, Dicembre 3rd, 2019

IL GAZZETTINO TV

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Venezia non si stacca da Mestre Zaia: «Pietra tombale su distacco»

lunedì, Dicembre 2nd, 2019

di Andrea Pasqualetto, nostro inviato a Venezia

Venezia non si stacca da Mestre Zaia: «Pietra tombale su distacco»

Non si ameranno alla follia ma neppure si detestano al punto di lasciarsi. In una grigia domenica d’autunno, senza stivali, Venezia e Mestre hanno detto no alla separazione. L’hanno fatto senza scomodarsi troppo, semplicemente disertando il referendum. Il dato è netto: 21,7% , con crolli verticali in terraferma e anche il centro storico abbondantemente sotto il quorum (50%) che rende consultazione nulla, indipendentemente dal fatto che a prevalere siano stati i sì (66%). E così, per la quinta volta in 40 anni, il tentativo di mandare all’aria il matrimonio secolare fra le due anime forti della città, quella d’acqua e quella di terra, è fallito.

«Ora spero che su questa storia si metta una pietra tombale perché mi sembra che il popolo abbia detto basta», esce allo scoperto Luca Zaia, il governatore del Veneto rimasto dietro le quinte per tutta la campagna referendaria con la Lega che ha lasciato libertà di scelta. «Il fatto è che se non si pone un limite legislativo qualcuno domattina può ripartire per farne un altro».

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Il Mose di Venezia, il rendering dell’infrastruttura: come opererà per regolare l’ingresso delle maree

domenica, Dicembre 1st, 2019
Come sarà la barriera costruita tra la città veneta e il Mare Adriatico che, una volta completata, dovrebbe scongiurare gli allagamenti | Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev – CorriereTv
Il MO.S.E. (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) è un progetto di ingegneria civile, ambientale e idraulica finalizzato alla difesa dalle acque alte a Venezia. Una barriera fra la laguna della città veneta e il Mare Adriatico per scongiurare gli allagamenti. Questo è il Mose, chiamato in causa in questi giorni, dopo la marea record che ha invaso calli, piazze e negozi della città lagunare, mietendo anche due vittime. L’opera è stata scelta al termine di un lungo iter progettuale e decisionale durante il quale il sistema di paratoie alle bocche di porto è stato confrontato con numerose soluzioni alternative. Il Mose è risultata essere l’unica infrastruttura in grado di rispondere ai precisi vincoli e requisiti richiesti. / courtesy Reteveneta agenziavista.i
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Venezia, nuovo picco di acqua alta: la marea ricopre piazza San Marco

domenica, Novembre 24th, 2019
Dopo i quasi due metri raggiunti il 12 novembre, attesi oggi 140 centimetri: massima allerta in città per la tutela dei monumenti | CorriereTV
Dopo l’aqua granda che martedì 12 ha fatto registrare 187 centimetri, la seconda più alta della storia da quando se ne ha contezza, a Venezia torna l’incubo dell’alta marea. Le previsioni diramate dal Centro maree del Comune di Venezia prevedono infatti per le 8.50 un possibile picco di marea di 140 centimetri, ben al di sotto della marea eccezionale della scorsa settimana ma comunque sufficiente ad allagare piazza San Marco, la Basilica, i negozi e gran parte della città
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Acqua alta a Venezia, suonano le sirene in attesa del picco di 160 cm

domenica, Novembre 17th, 2019

Suonano le sirene a Venezia dove ancora una volta cresce l’apprensione per l’acqua alta che potrebbe toccare i 160 cm di altezza. Il suono di allarme è scattato intorno a mezzanotte, seguito da una singola “nota” prolungata che serve ad indicare il livello della marea.

Video di Niccolò Lupone

REPTV



Video Local Team

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