Archive for the ‘Lombardia’ Category

Lombardia rischia la zona rossa. Focolai, Rt e ospedali sotto stress: ecco perché

martedì, Marzo 9th, 2021

di Stefano Landi

La situazione è particolare. Perché se da un lato la Lombardia si è chiusa in un più rassicurantearancione rinforzatogiovedì scorso e quindi attende di vedere gli effetti dell’ennesima stretta all’andamento del contagio, venerdì il consueto monitoraggio della cabina di regia potrebbe portare a un nuovo cambio di fascia: sarebbe il 16esimo nei 5 mesi di semaforo a tre velocità. Ecco la fotografia di tutti gli elementi che porteranno alla decisione del ministero.

L’incidenza
Il governo ha stabilito come soglia di rischio i 250 casi proporzionati a 100 mila abitanti. Dato che mediamente la Lombardia ha superato negli ultimi giorni. Ma si riscontra una grande disomogeneità sul territorio, di una Regione grande con oltre 10 milioni di abitanti. L’incidenza regionale oggi è 313, in crescita dal 252 di venerdì scorso. Solo Brescia è a 580. Milano, Bergamo, Sondrio e Varese, Lodi le province ancora sotto quota 250. Commenta il presidente lombardo Attilio Fontana: «I numeri non stanno migliorando. Noi stiamo cercando di contenere con tutte le misure che abbiamo assunto».

I focolai
Sono stati alcuni focolai di variante inglese nel Bresciano a rialzare la curva epidemiologica. Quelli complessivamente rilevati nell’ultima settimana in Lombardia sono 2.844. Erano 2.422 in quella precedente. E 1640 in quella prima.

Gli Rt
L’ultimo Rt regionale rilevato dalla cabina di regia era 1,13 per contagi e 1,24 per ricoveri. Dovrebbe crescere perché riferito all’intervallo di settimana scorsa, dove i casi sono aumentati in maniera importante. A Milano, se si considera tutta la provincia, l’ultima rilevazione dice 1,28 sui contagi, per la prima volta da alcuni giorni leggermente sotto la media della settimana precedente. L’indice riferito alla sola città è a 1,26 (la media degli ultimi 14 giorni è 1,30). L’Rt ospedaliero invece è a 1,27. Secondo i parametri stabiliti dal Ministero, un Rt sopra l’1,25 sarebbe da fascia rossa, ma il dato andrebbe comunque letto in combinazione ad altri fattori.

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Vaccino in Lombardia, prenotazioni cancellate e falla nel portale Aria

sabato, Marzo 6th, 2021

di Sara Bettoni

Vaccino in Lombardia, prenotazioni cancellate e falla nel portale Aria

L’appuntamento vaccinale confermato e annullato poche ore dopo. «Buchi» che permettono di chiedere l’iniezione anche a chi non ne ha diritto (per ora). Il portale regionale di Aria spa si inceppa ancora. Nato per raccogliere le adesioni al vaccino anti-Covid e per comunicare ai cittadini dove e quando ricevere la puntura, ha creato più di un intoppo ad una campagna già difficile. Tant’è che per la fase «massiva» Regione ha scelto di usare un altro strumento, messo a disposizione gratuitamente da Poste Italiane.

Ma ci vorranno tre settimane per avere la nuova piattaforma. Nel frattempo tocca fare i conti con quella made in Lombardy e con tutti i suoi difetti. Gli ultimi aneddoti in merito risalgono a ieri. Una nonna over 80 riceve il tanto atteso messaggio: «Caro cittadino, Regione Lombardia la invita alla vaccinazione anti-Covid 19». Seguono i dettagli su dove presentarsi e quando. La gioia viene spazzata via poco dopo, da un nuovo trillo del cellulare. L’appuntamento viene cancellato. «A causa di un problema tecnico abbiamo inviato un messaggio con informazioni non corrette. Seguirà nel più breve tempo possibile un nuovo messaggio di invito». Lo stesso disguido è stato segnalato da alcuni insegnanti. Perché le convocazioni sono state revocate? «Un problema di agende e di slot disponibili» spiegano dall’assessorato alla Sanità, senza dare ulteriori precisazioni.

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Brianza, maxi rissa tra venti ragazzi a colpi di machete: identificati anche 3 minorenni

giovedì, Marzo 4th, 2021

di Ilaria Carra

Da giorni si sfidavano sui social, a colpi di storie con provocazioni, intimidazioni, minacce. Fino a concordare una data e un luogo per la resa dei conti fisica, di persona, armati. Di machete e mazze da baseball. Due bande di giovani, anche giovanissimi, che si sono scontrate per regolare i conti di un litigio nato per una ragazza: uno di loro ci ha provato con la ragazza ‘sbagliata’, già impegnata con un altro e dunque intoccabile. È così che ieri nel tardo pomeriggio i carabinieri di Desio sono intervenuti nella piazza alle spalle del Duomo della cittadina brianzola per sedare una rissa tra una ventina di giovani. Da una parte la gang di Cinisello Balsamo, venuta in pullman apposta per fronteggiare i ‘rivali’ locali, di Desio. Sono un misto tra italiani e stranieri, per lo più nordafricani nati in Italia. Maggiorenni e minorenni, alcuni sono volti noti, hanno già precedenti per reati predatori.

Foto Carabinieri di Monza 

Mercoledì intorno alle 17,30 il telefono della centrale operativa dei carabinieri scoppia di chiamate. “Venite, c’è una rissa”. Dal mondo virtuale dei social si ritrovano faccia a faccia, e se le danno. Un ragazzo viene ferito alla testa, all’ospedale di Desio gli daranno una prognosi di sette giorni. I militari accerchiano la piazza ed evitano il peggio. Ne bloccano sei, di cui tre minorenni. Tra questi, ci sono i due diretti interessati nella disputa amorosa che ha scatenato lo scontro tra bande. I sei vengono denunciai per rissa aggravata e porto di armi e oggetti atti a offendere. Altri vengono identificati, altri scappano. I carabinieri sequestrano la mazza da baseball utilizzata durante lo scontro e il machete: armi bianche che spuntano anche nei video pubblicati sui social dagli stessi ragazzi. Proseguono intanto le indagini per l’identificazione degli altri partecipanti alla rissa. Per tutti è scattata la multa per il mancato rispetto della normativa anti-Covid.

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Lombardia zona arancione scuro da venerdì 5 marzo, cosa cambia? Scuole chiuse, vietate le visite ad amici e parenti: tutte le regole

giovedì, Marzo 4th, 2021

Cosa cambia in Lombardia con il passaggio da venerdì 5 marzo in zona arancione rafforzato o scuro valido fino al 14 marzo? Ecco le nuove regole valide su tutto il territorio regionale.

Le regole per gli spostamenti

Non è necessaria l’autocertificazione per muoversi all’interno del proprio Comune di residenza. E’ vietato invece spostarsi in un altro Comune se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Dalle 22 alle 5 resta il coprifuoco.

Scuole chiuse, aperti solo i nidi

Sono sospese le attività degli asili, mentre restano aperti i nidi.In tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, sono sospese le lezioni in presenza: si passa alla didattica a distanza al 100%. Possibili solo laboratori e lezioni in classe per alunni disabili. Le università sospendono la frequenza delle lezioni e delle altre attività in presenza: la didattica a distanza diventa integrale.

Le regole per i negozi

A differenza della zona rossa, restano aperti gli esercizi commerciali al dettaglio. L’accesso però è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani. Nei fine settimana restano chiusi i centri commerciali ma è sempre consentita la vendita degli alimentari e di altre merci considerate essenziali. Restano aperti parrucchieri e centri estetici.

Bar e ristoranti chiusi

Restano chiusi con la possibilità di fare solo servizio di asporto o delivery, fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti.

Vietati gli spostamenti verso le seconde case e le visite a parenti e amici

Non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale, se non per comprovate e gravi situazioni di necessità. I cittadini che non risiedono in Lombardia non possono raggiungere seconde case nella regione. Non sono più consentite: gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate, anche nel proprio Comune di residenza, sono possibili solo per comprovate e gravi situazioni di necessità.

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Teatro Scala, 38 positivi al tampone: il maxi focolaio nel corpo di ballo

giovedì, Marzo 4th, 2021

di Valeria Crippa

Teatro Scala, 38 positivi al tampone: il maxi focolaio nel corpo di ballo

Dal caso isolato che aveva colpito il Balletto della Scala la scorsa settimana a 35 ballerini e 3 membri della Direzione del Ballo, risultati debolmente positivi ai test per il Covid-19. L’impatto delle varianti su Milano scuote la danza alla Scala e infiamma un focolaio nel giro di pochi giorni, a conferma di come stiano prendendo piede in città a ritmo vertiginoso, anche se non ancora verificate dallo screening. Per arginare il contagio nel tempio della lirica, le attività del Ballo erano già state sospese, in via cautelativa, a partire dal 26 febbraio, data in cui avrebbe dovuto essere registrato l’«Omaggio a Nureyev» previsto in streaming per domenica 28, dopo che i test avevano rilevato il caso debolmente positivo di una ballerina, negativizzatosi nei giorni successivi.
Purtroppo non finisce qui: dai test del 3 marzo si registrano altri 3 casi di positività nella compagnia di canto, impegnato nel dittico di lavori di Kurt Weill Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel, di cui era già stata programmata la trasmissione in streaming da Rai Cultura su RaiPlay il prossimo 18 marzo, e altri 2 positivi nel settore «parrucco». Per fortuna, in questo caso il cast era impegnato nelle prove di scena presso i padiglioni ex Ansaldo e non era ancora entrato in contatto con l’orchestra. Il Teatro ha annunciato la sospensione delle prove, in attesa di valutare l’evoluzione del contagio nei prossimi giorni. La Scala è attivamente impegnata, in collaborazione con l’Ospedale Sacco, nell’attività di screening sulle possibili varianti del virus nei soggetti risultati positivi, nessuno dei quali presenta a oggi, per fortuna, sintomi rilevanti.

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Covid, assembramenti a Milano nell’ultimo sabato in zona gialla: “rave party” in Darsena

domenica, Febbraio 28th, 2021

Ultimo fine settimana in giallo per Milano, dove la movida non si ferma nonostante il timore per il Covid-19 e gli appelli alla prudenza del sindaco Giuseppe Sala. In Darsena e sui Navigli sono arrivate diverse pattuglie della polizia locale per cercare di gestire il flusso di persone che hanno approfittato del clima mite per l’ultimo aperitivo prima delle nuove restrizioni. Alcuni hanno anche organizzato una sorta di discoteca all’aperto.

Covid, musica e balli in Darsena per addio alla zona gialla 

Molti dei giovani presenti al “rave party” in Darsena portano la mascherina, ma c’è anche chi preferisce non indossarla o tenerla abbassata. Sui social c’è chi si indigna, chiedendo l’intervento delle autorità.

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Milano, impennata dei contagi: picco atteso il 20 marzo

sabato, Febbraio 27th, 2021

di Gianni Santucci

Milano, impennata dei contagi: picco atteso il 20 marzo

Le previsioni anticipate dal Corriere dieci giorni fa indicavano una soglia. Oltre mille nuovi «positivi» al giorno a Milano per fine febbraio. La crescita, costante, è arrivata: e ha rispecchiato lo scenario disegnato in anticipo dai modelli matematici. Ieri 1.145 contagiati in provincia (457 in città), giovedì erano 1.072. Vuol dire oltre 4 mila nuovi contagiati negli ultimi 5 giorni. Quasi 40 per cento in più rispetto a due settimane fa. Se si considera l’intera Lombardia (ieri 4.557 «positivi») va anche peggio. Il problema è il futuro: perché l’ondata è ripartita, e avrà una curva di crescita che durerà almeno 30 giorni.

Le «campane» epidemiche hanno infatti un andamento non modificabile. Intervenire ora potrà servire a limitare una parte dei danni. Ma il contagio è ripartito e non si può bloccare, perché oggi vediamo solo i primi segnali di quel che è già successo (e non di quello che deve ancora accadere), dunque non arginabile. Si poteva fare due settimane fa. Oggi è tardi. E la nuova ascesa, secondo più esperti consultati dal Corriere, i cui dati sono stati incrociati con l’ultimo report dell’Institute for health metrics and evaluation (centro di ricerca statunitense creato dalla fondazione di Bill Gates), non si arresterà almeno fino al prossimo «picco» che dovrebbe arrivare intorno al 20 marzo. Ieri il tasso di casi positivi sui circa 50 mila tamponi elaborati è arrivato vicino al 10 per cento, con una percentuale doppia rispetto a un paio di settimane fa. È probabile che la nuova ondata sia meno drammatica delle precedenti, ma sarà comunque pesante.

Le autorità sanitarie si organizzano per gestire le conseguenze. Perché mentre la politica lombarda rivendicava con orgoglio di poter «trascorrere» l’attuale settimana ancora in «zona gialla», la pressione sugli ospedali mostrava i primi segnali di sofferenza. Ieri il saldo tra nuovi ingressi e dimissioni dai reparti Covid lombardi è arrivato a 4.034 ricoverati (più 10) e 416 persone assistite in terapia intensiva (più 9). Ma quel che più conta è la tendenza.

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Vaccini Covid Lombardia, Bertolaso: nuova strategia a Bergamo e Brescia, da domani 24mila vaccini a over 60

mercoledì, Febbraio 24th, 2021

di Stefania Chiale

Vaccini Covid Lombardia, Bertolaso: nuova strategia a Bergamo e Brescia, da domani 24mila vaccini a over 60

Da domani ed entro 5-6 giorni verranno vaccinati i circa 24mila cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni dei Comuni al confine tra Bergamo e Brescia con cui la Regione Lombardia rimodula la sua strategia vaccinale anti-Covid. Lo ha annunciato il responsabile della campagna Guido Bertolaso, dopo la presentazione del piano aggiornato da parte della vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti. Verrà vaccinata «prioritariamente» la popolazione di età compresa tra 60 e 79 anni in 15 Comuni della provincia di Bergamo e 8 della provincia di Brescia per creare un «cordone sanitario» ed evitare il diffondersi del contagio, che in queste aree è in aumento anche a causa delle varianti di coronavirus.

Mentre per gli ultraottantenni prosegue il programma vaccinale già in corso in tutta la Regione, Bertolaso ha ammesso che «probabilmente, per fare in modo di avere le dosi necessarie a vaccinare gli over 60 nei Comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo, dovremo rallentare la somministrazione della cosiddetta fase 1 bis per quanto riguarda le attività sociali, dove tutto sommato ci sono categorie che non sono le più a rischio. Chiaro è che la coperta è corta, anzi è un fazzoletto e ci dobbiamo muovere su quelle che sono le priorità».

Le categorie a cui da domani si darà priorità in quei comuni di confine tra Bergamo e Brescia saranno quindi «gli over 80 (che sono alcune migliaia) e poi tutti i cittadini di questi Comuni da 60 a 79 anni (una parte verrà vaccinata con Pfizer, un’altra con Astrazeneca)», ha chiarito Bertolaso. A questo scopo sono stati individuati quattro centri vaccinali, due in provincia di Bergamo e due di Brescia: a Chiuduno, Iseo, Antegnate e Chiari. Saranno 18 le linee vaccinali in provincia di Bergamo e altrettante in provincia di Brescia: «Verranno fatte circa 2.500 vaccinazioni al giorno nella parte bresciana e altrettante in quella bergamasca, per un totale di 4-5.000 somministrazioni al giorno: per questo entro 5 o 6 giorni potremo chiudere questa vaccinazione lungo il confine tra le due province». In particolare i Comuni interessati sono: Adrara San Martino, Calcio, Castelli Calepio, Cividate al Piano, Credaro, Gandosso, Palosco, Predore, Pumenengo, Sarnico, Tavernola bergamasca, Telgate, Torre Pallavicina, Viadanica, Villongo in provincia di Bergamo. E Roccafranca, Rudiano, Urago d’Oglio, Pontoglio, Palazzolo s/O, Capriolo, Paratico, Iseo in provincia di Brescia.

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Lombardia zona arancione, perché la regione può cambiare colore

mercoledì, Febbraio 17th, 2021

di Stefano Landi

Lombardia zona arancione, perché la regione può cambiare colore

La road map porta dritto a venerdì. Quando i tecnici del Cts metteranno le carte sul tavolo e si capiranno i colori all’orizzonte per ogni Regione. La Lombardia da due settimane convive in un limbo non abbastanza giallo per essere certa di restarci. Venerdì scorso, l’Rt, il parametro che indica la velocità del contagio, sfiorava quota 1, ormai considerata soglia invalicabile per mantenere la fascia con le minori restrizioni. Ma da quello 0,97 di sette giorni fa qualcosa potrebbe muoversi.

In una settimana caratterizzata da un aumento medio dei casi da 11.946 a 13.714. E soprattutto con la presenza di diversi focolai sul territorio che possono muovere l’indice. Per questo dopo aver firmato l’ordinanza che prevede le quattro zone rosse nei comuni di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù, il governatore Attilio Fontana aspetta di capire gli scenari della Regione: «Spero che non si debba ritornare in zona arancione. I dati non sono ancora arrivati, ma penso si debba anticipare la scadenza del venerdì. Ormai però è un dato acquisito che con le chiusure i dati migliorano e con le aperture peggiorano».

arancione e gialla

Ai piani alti del Pirellone però nessuno dà per scontato il passaggio in arancione, che implicherebbe una nuova serrata di massa per bar e ristoranti, per citare il fronte più caldo.

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Lombardia, gli ex consiglieri e i bonus a vita: uffici, mensa e un palco alla Scala. Ora una legge per cancellarli

giovedì, Febbraio 11th, 2021

di Claudia Guasco

Locali riservati a Palazzo Pirelli con relativo personale a disposizione, la possibilità di prenotare gratuitamente sale dove tenere convegni e incontri, un badge che permette di andare e venire a piacimento dalla sede della Regione con interessanti benefit a prezzi agevolati come bar, mensa e (fino a poco tempo fa) parcheggio. E per gli amanti della lirica c’è anche il privilegio di usufruire del palco riservato ai politici regionali al Teatro alla Scala. Per accedere a tutto questo basta essere un ex consigliere lombardo, pagare una quota di 100 euro all’anno e iscriversi all’Associazione Consiglieri regionali della Lombardia. Membri a vita e privilegi altrettanto duraturi, ma che presto potrebbero essere cancellati.


ISCRIZIONE AUTOMATICA
In commissione Affari istituzionali è arrivata la proposta di legge firmata dall’opposizione ma, da quanto trapela, apprezzata anche dalla maggioranza che si è affrettata a calendarizzarla. Perché la storia dell’Associazione crea un po’ di imbarazzo e mette a disagio tutti i consiglieri che, per scelta personale, non intendono far parte di club di qualsiasi tipo. E invece, per effetto di un cambio di statuto dell’Associazione, si ritrovano automaticamente iscritti nel momento in cui vengono eletti. La proposta di legge è firmata dal consigliere M5s Luigi Piccirillo, secondo il quale l’Associazione non ha i requisiti giuridici sufficienti per essere riconosciuta e «ingloba illegittimamente anche i consiglieri in carica che a essa non hanno aderito, violando così il principio costituzionale». In più riconosce agli ex consiglieri «alcuni poteri istituzionali come l’accesso alle sedi, l’uso di spazi istituzionali e catering, la fruizione delle biblioteche, l’accesso alle mense. Mantenere benefici senza essere eletti è un privilegio indecoroso». Affittare una sala nel palazzo regionale costa, a qualunque organizzazione voglia realizzare un evento, svariate migliaia di euro. Per gli ex consiglieri iscritti è gratis. Eppure l’Associazione è nata il 28 gennaio 1983 con tutt’altro spirito, quello di mantenere viva la passione politica di chi non siede più al Pirellone, una sorta di club amatoriale. Tutto cambia nel 2001: arriva un nuovo statuto, cade la parolina ex, diventa Associazione Consiglieri regionali della Lombardia e fissa la sede presso il consiglio regionale.

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